Mc. 15,33-37
33 Venuto mezzogiorno, si fece buio su tutta la terra, fino alle tre del pomeriggio. 34 Alle tre Gesù gridò con voce forte: Eloì, Eloì, lemà sabactàni?, che significa: Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato? 35 Alcuni dei presenti, udito ciò, dicevano: «Ecco, chiama Elia!». 36 Uno corse a inzuppare di aceto una spugna e, postala su una canna, gli dava da bere, dicendo: «Aspettate, vediamo se viene Elia a toglierlo dalla croce». 37 Ma Gesù, dando un forte grido, spirò.
Commento
Sono infinite le suggestioni sul racconto della morte di Gesù in croce. Ne racconterò alcune che ritengo per me importanti. Forse Marco, l’evangelista costruisce l’episodio della morte di Gesù in croce sulla falsariga del salmo 22 tanto è vero che inserisce il grido Dio mio, Dio mio perché mi hai abbandonato. Forse queste sono le parole tremende e stupende che si possono gridare a Dio nel momento del massimo dolore, del massimo smarrimento. Non le ritengo parole che dicono l’incredulità di Gesù, le ritengo parole che dicono il dolore, lo smarrimento, ma anche la fede di Gesù e di ogni uomo nel massimo del dolore. Gesù non è solo un umiliato sulla croce, è anche un uomo di fede che confida nel padre sempre. Questo grido è l’unico aggancio che Gesù trova nel momento del dolore per dichiarare la propria fede a Dio Padre. Vorrei anche uscire da quella lettura che attribuisce a Gesù il grande sacrificio della croce, un sacrificio che è detto volontario. Questo grido sulla croce è quel grido dove si chiede al Padre di liberarci dal dolore e di entrare nel mondo della vita. la croce non è un sacrificio, ma la liberazione dal male, da un male ingiusto, la croce è pienezza di dono. In quelle parole Dio mio, Dio mio è racchiuso anche un altro mistero: quello della vita. nel dono della vita si ottiene la pienezza della vita.
Preghiamo
Preghiamo per tutti i malati.
Quanti gridi ci sono… A volte sono gridi senza voce, a volte ci si fa grido di qualcuno o per qualcuno, gridare è come avere, fiducia, fede…. Affidamento in chi ci ama davvero. Sulla croce Gesù hai acoolto tutti i gridi della terra, accogli il grido sopratutto dei malati sopratutto i più gravi, i gridi di questa guerra che non vuol finire…..
L’urlo di uomo si alza verso Dio. L’urlo di un Figlio di alza verso un Padre. Urla alzate verso il cielo… Ascoltale Signore, sii sensibile, accogliente, ascoltante, vicino a chi soffre oggi dalla croci costruite sulle vite degli uomini, o capitate, o portate insieme fino al dono più estremo e più grande. Non ti dimenticare, non chiudere il tuo spirito alle urla che salgono, continue, a Te, ogni giorno da ogni angolo della terra…
Buongiorno, grazie Sig.a Elena per le considerazioni, le riflessioni e la preghiera che quasi quotidianamente trovo a seguito dei commenti di Don Alessandro.
Non vi conosco, lei in particolare.
Ancora grazie di cuore e che il Signore le doni salute e sapienza.
CapitanioGiampietro@gmail.com