Quello del partecipare è un tema troppo importante per non essere preso in considerazione. Ritengo che offrire la possibilità di una vera e effettiva partecipazione alla vita è già vivere. Il mettere in conto che non si può partecipare o che è difficile oggi partecipare alla costruzione della vita e del mondo ci rende tutti più chiusi e incapaci di vivere fino in fondo la vita. se non conosco e non vivo luoghi e tempi dove sono ascoltato e posso dire la mia sulla vita, sul mondo, sui valori perché devo darmi da fare per questo mondo? Se tutto è già preordinato, preorganizzato, perché io devo spendere il mio tempo a favore di? Se non riesco più a trovare luoghi dove costruire con altri un mondo nuovo perché devo perdere il tempo in questa questione del mondo nuovo. Il tema della partecipazione coinvolge tutti: adulti, famiglie, giovani, ragazzi, anziani, coinvolge in diversi modi tutte le generazioni. Non coinvolge solo tutte le generazioni, ma anche tutti coloro che sono chiamati a coinvolgere in responsabilità le persone per la costruzione di un bene comune. La politica è partecipazione, la società è partecipazione, la scuola è partecipazione, la chiesa è luogo di partecipazione, l’associazionismo è luogo di partecipazione, la famiglia, lo sport, tutto deve essere luogo di partecipazione. Non voglio essere il pessimista di turno e quindi non mi metto a dire che oggi non c’è più partecipazione. credo invece che è vero che siamo in un tempo di fatica riguardo alla partecipazione. ma credo anche che esistono oggi dei buoni segni di partecipazione che vengono chiamate buone pratiche. Al cuore della vita, della democrazia, della possibilità di un cambiamento di prospettiva vedo solo una cosa: la possibilità di una partecipazione che nasce dal basso e che produce buone prassi di cambiamento. E allora vediamo come si può formulare oggi il tema di una effettiva partecipazione dal basso. Tale questione riguarda prima di tutto non i progetti, ma i modi, la prassi con cui realizziamo partecipazione. Dal modo cui realizziamo un’effettiva partecipazione nasceranno poi i cambiamenti che potranno salvare la vita.
Grazie don Alessandro per questo bell’articolo che condivido!