mercoledì 10 luglio

di | 9 Luglio 2024

Mc. 14,22-26

22 Mentre mangiavano prese il pane e, pronunziata la benedizione, lo spezzò e lo diede loro, dicendo: «Prendete, questo è il mio corpo». 23 Poi prese il calice e rese grazie, lo diede loro e ne bevvero tutti. 24 E disse: «Questo è il mio sangue, il sangue dell’alleanza versato per molti. 25 In verità vi dico che io non berrò più del frutto della vite fino al giorno in cui lo berrò nuovo nel regno di Dio». 26 E dopo aver cantato l’inno, uscirono verso il monte degli Ulivi.

Commento

Durante la cena pasquale il rito prevedeva di far passare il pane e il vino più volte tra tutti i partecipanti. E per ogni passaggio si andava a ricordare un fatto della grande notte pasquale di quando gli ebrei uscirono liberi dall’Egitto. Provo a spiegare a modo mio l’Eucarestia e quella che noi chiamiamo la presenza reale di Gesù nel pane e nel vino. Gesù si ritrova tra le mani il pane e il vino e ci si ritrova in quel pane e vino. Si immedesima in esso. Sente che quel pane e vino sono segno, sacramento della sua vita, del suo corpo. Ci sta bene Gesù dentro quel pane spezzato e condiviso, perché la sua vita è vita spezzata e condivisa; ci sta bene in quel vino versato perché riconosce che la sua vita è vita versata. E allora modifica un attimo il rito pasquale e dice che Lui ci sta bene in quel pane e in quel vino. Possiamo dire che dentro un rito, si riscopre un’esperienza, una vita, una comunità. Perché dovrebbero essere così tutti i nostri riti: parole e segni di un’esperienza e di una vita. Quando arriva il momento decisivo della sua vita Gesù non si tira indietro, ma cerca di vivere quell’attimo ultimo come un grande atto di amore che si mostra nella sua vita e in un pezzo di pane e in un poco di vino.

Preghiamo

Preghiamo per tutti coloro che soffrono

2 pensieri su “mercoledì 10 luglio

  1. Elena

    Gesù, vita e nutrimento condiviso… E perché no, moltiplicato e reso ogni giorno, ad ogni essere umano attraverso un amore senza se e senza ma, capace di donarsi fino alla fine.
    Per coloro che soffrono, la preghiera odierna.

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  2. sr Alida

    Spezzare e condividere, due parole molto dense di significato, che dovrebbero fare dei nostri riti e del nostro vivere
    un ‘esperienza che allora rimane… Vivere
    l’ Eucarestia non si vive mai abbastanza, sapere che Gesù ci ha messo tutti in quel pane e in quel vino, che ci prende tutti dentro di sé, dà speranza il suo dono totale.
    Per tutti quelli che soffrono in particolare per Matilde una bambina gravemente malata, subirà intervento al midollo lei stessa ha questo una preghiera.

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