venerdì 5 luglio

di | 4 Luglio 2024

Mc. 13,28-37

28 Dal fico imparate questa parabola: quando già il suo ramo si fa tenero e mette le foglie, voi sapete che l’estate è vicina; 29 così anche voi, quando vedrete accadere queste cose, sappiate che egli è vicino, alle porte. 30 In verità vi dico: non passerà questa generazione prima che tutte queste cose siano avvenute. 31 Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno. 32 Quanto poi a quel giorno o a quell’ora, nessuno li conosce, neanche gli angeli nel cielo, e neppure il Figlio, ma solo il Padre. 33 State attenti, vegliate, perché non sapete quando sarà il momento preciso. 34 È come uno che è partito per un viaggio dopo aver lasciato la propria casa e dato il potere ai servi, a ciascuno il suo compito, e ha ordinato al portiere di vigilare. 35 Vigilate dunque, poiché non sapete quando il padrone di casa ritornerà, se alla sera o a mezzanotte o al canto del gallo o al mattino, 36 perché non giunga all’improvviso, trovandovi addormentati. 37 Quello che dico a voi, lo dico a tutti: Vegliate!»

Commento

Queste pagine purtroppo hanno creato illusioni e concezioni che hanno alimentato l’idea del millenarismo, cioè di un ritorno imminente di Gesù come colui che sconfigge il male e ripristina il bene. In tante epoche della storia della chiesa e del mondo queste teorie sono riemerse, utilizzando come giustificazione proprio queste pagine di vangelo. Forse Gesù nella sua formazione aveva anche Lui in qualche modo assorbito queste idee che tra l’altro erano molto presenti al suo tempo. Forse le stesse comunità cristiane avevano anche loro assorbito questa cultura di un avvento imminente del Signore Gesù al punto tale da prefigurare che in parole come queste stava l’imminenza della sua venuta. Anche questo fa parte della storia, anche questo dice come dobbiamo stare molto attenti a interpretazioni veloci e riduttive del vangelo. Io provo semplicemente a dire queste parole. Noi credenti viviamo vigilando su un tempo come il nostro, viviamo nell’attesa di un tempo nuovo, ma sappiamo che in questo tempo di attesa siamo chiamati a costruire il tempo nuovo. Inoltre possiamo dire con assoluta certezza che Gesù torna ed è presente nell’amore vicendevole, nell’eucarestia, nella vita fraterna, nei poveri, nel desiderio di pace e di giustizia. Su tutto questo dobbiamo vigilare e tutto questo dobbiamo costruire.

Preghiamo Preghiamo per la pace

2 pensieri su “venerdì 5 luglio

  1. Elena

    È bello sapere che, nonostante tutto passi, tutto finisca, il pensiero, le azioni e la vita di Gesù continuino a risuonare attraverso i tempi e le azioni degli uomini. Parola che non passa, che non finisce di fare breccia nelle esistenze… Parola che non cessa di costruire un mondo diverso, un regno nuovo, una maniera di amare sempre rigenerata.
    Prego perché questa parola trovi terra fertile nel vivere quotidiano di ciascun credente e possa rigenerare con pazienza, attraverso il tempo, una volontà di pace autentica, che parte dalle piccole cose .

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  2. sr Alida

    Vigilare attendendo e operando per un tempo migliore un mondo nuovo. Certo non sapere quando, può aumenterebbe la nostra vigilanza sulle cose che non passano, ma viceversa può aumentare anche la nostra paura. Allora Signore rimani con noi, facci scoprire anche il bello dell’attesa e la vigilanza serena… Una rinnovata preghiera per la pace.

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