mercoledì 12 giugno

di | 11 Giugno 2024

Mc. 10,35-40

35 Giacomo e Giovanni, figli di Zebedeo, si avvicinarono a lui, dicendogli: «Maestro, desideriamo che tu faccia per noi quello che ti chiederemo». 36 Egli disse loro: «Che volete che io faccia per voi?» 37 Essi gli dissero: «Concedici di sedere uno alla tua destra e l’altro alla tua sinistra nella tua gloria». 38 Ma Gesù disse loro: «Voi non sapete quello che chiedete. Potete voi bere il calice che io bevo, o essere battezzati del battesimo del quale io sono battezzato?» Essi gli dissero: «Sì, lo possiamo». 39 E Gesù disse loro: «Voi certo berrete il calice che io bevo e sarete battezzati del battesimo del quale io sono battezzato; 40 ma quanto al sedersi alla mia destra o alla mia sinistra, non sta a me concederlo, ma è per quelli a cui è stato preparato».

Commento

All’annuncio della passione di Gesù i discepoli reagiscono cercando i posti alla destra e alla sinistra di Gesù. I posti, diremmo, privilegiati. Strano che questi uomini che ormai vivono stabilmente con Gesù non riescono ad entrare nel mondo di Gesù. Questo è davvero strano. Provo a dare delle semplici spiegazioni. Il tema del potere è sempre in agguato, prende le persone e non le lascia più. Bisogna vigiliare molto su questa questione. A volte pensiamo di fare tutto bene, in realtà stiamo esercitando forme di potere più raffinate, mascherate da opere e intenzioni buone. Penso che ci può stare anche un’altra spiegazione. I discepoli di Gesù fanno parte di un preciso contesto storico che attendeva l’arrivo di un messia liberatore. Non era ben chiaro come poteva arrivare  questo messia, ma si sapeva che doveva arrivare. Questa teoria può avere influenzato i discepoli del Signore che si sentivano autorizzati e chiamati a partecipare a questa liberazione. Tra l’altro Gesù proponeva un tipo di liberazione, ma non era quella di una liberazione politica, ma la rivoluzione del cuore dell’uomo che cambia il mondo. Forse i discepoli in buona fede avevano confuso i piani: la proposta del Signore e la proposta dell’uomo. anche su questo siamo chiamati a vigilare per non confondere la proposta di Gesù con quella degli uomini.

Preghiamo

Preghiamo per la pace

2 pensieri su “mercoledì 12 giugno

  1. Elena

    Io penso non ci fosse malizia alcuna nella richiesta dei discepoli. Forse solo il desiderio di una vicinanza anche nell’aldilà. Certamente Gesù conosce le condizioni dei suoi amici, conosce il tempo storico nel quale vive, conosce le ambizioni del mondo e sicuramente li ha ridimensionati rispetto alle loro richieste, ribadendo loro che la vicinanza al Signore comporta scelte difficili e che l’ultima parola spetta a Dio Padre. Però c’è un desiderio di unione che continua oltre la morte, un senso di appartenenza a Gesù che fa quasi tenerezza per l’ingenuità con cui è espresso. E sicuramente il Padre lì avrà accolti con tenerezza nel Suo regno.
    Preghiamo per la pace.

    Rispondi
  2. sr Alida

    Così facile travisare quello che qualcuno ci dice se non ascoltiamo veramente,se non viviamo di gratuità…. Così abbiamo bisogno di stare tanto con Gesù, per comprendere il Suo dono. Una rinnovata preghiera per la pace.

    Rispondi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.