domenica 2 giugno

di | 1 Giugno 2024

Solennità del corpo e sangue di Cristo – Dal Vangelo secondo Marco
Il primo giorno degli àzzimi, quando si immolava la Pasqua, i discepoli dissero a Gesù: «Dove vuoi che andiamo a preparare, perché tu possa mangiare la Pasqua?». Allora mandò due dei suoi discepoli, dicendo loro: «Andate in città e vi verrà incontro un uomo con una brocca d’acqua; seguitelo. Là dove entrerà, dite al padrone di casa: “Il Maestro dice: Dov’è la mia stanza, in cui io possa mangiare la Pasqua con i miei discepoli?”. Egli vi mostrerà al piano superiore una grande sala, arredata e già pronta; lì preparate la cena per noi». I discepoli andarono e, entrati in città, trovarono come aveva detto loro e prepararono la Pasqua. Mentre mangiavano, prese il pane e recitò la benedizione, lo spezzò e lo diede loro, dicendo: «Prendete, questo è il mio corpo». Poi prese un calice e rese grazie, lo diede loro e ne bevvero tutti. E disse loro: «Questo è il mio sangue dell’alleanza, che è versato per molti. In verità io vi dico che non berrò mai più del frutto della vite fino al giorno in cui lo berrò nuovo, nel regno di Dio». Dopo aver cantato l’inno, uscirono verso il monte degli Ulivi.

Commento

Celebriamo la solennità del corpo e sangue di Cristo, dell’eucarestia. Lo sfondo su cui si sviluppa tutto il tema dell’eucarestia è quello del tradimento e della solitudine di Gesù di fronte alla decisione ultima della sua vita. Ma su questo sfondo l’evangelista Marco è maestro di narrazione e sa mettere in evidenza una serie di considerazioni circa la vita di Gesù. Non mi piace parlare di espiazione. Gesù espia i peccati di tutti e per fare questo il padre ha come bisogno della vita del Figlio. Non credo che è questo il senso della pasqua di Gesù. E nemmeno mi piace pensare e parlare dell’idea di una qual forma di retribuzione, che è molto simile alla espiazione. Secondo questa idea Gesù si è offerto volontariamente per pagare con la propria vita il prezzo che ristabilisce la salvezza di tutti gli uomini. Non credo che dobbiamo muoverci in questa direzione se vogliamo comprendere il mistero dell’eucarestia e della pasqua di Gesù. Piuttosto penso questo: Dio Padre non vuole la morte di suo figlio e dei suoi figli, Dio è il Dio della vita. Ma se questa arriva, perché come in Gesù c’è qualcuno che tradisce e qualcuno che condanna, allora posso tentare di decidere il senso di questo morire, e di questo soffrire. Gesù decide che, arrivato a questo punto della sua vita e ben sapendo dove la sua storia va a finire, decide che può trasformare, dare senso a questo morire, come all’ultimo atto di amore, il dono di Sé. E allora quando nell’ultima cena prende tra le sue mani il pane dell’ultima cena sente che si può pienamente immedesimare in quel pane donato e mentre prende tra le mani il vino dell’ultima cena sente che si può immedesimare pienamente con quel vino donato. Si, pane e vino donato come la vita di Gesù pienamente donata.

Preghiamo

Preghiamo per chi sta scegliendo nella vita

Un pensiero su “domenica 2 giugno

  1. sr Alida

    Tre sono le Parole che rubano la mia attenzione diede, piano superiore, preparare. La vita e il Suo mdono totale di essa… la nostra vita e un dono., al piano superiore : i discepoli colgono che si può guardare la vita da un altro punto di vista da, all’insegna della speranza. Preparare il cuore .non una sola volta, all’incontro. Mi
    unisco alla preghiera per chi sta facendo una una scelta di vita.

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