memoria

di | 14 Maggio 2024

Piove, entriamo nell’orto e ci usciamo subito. Le api non vanno bene. E noi facciamo fatica ogni giorno ad inventarci cose da fare. Non siamo nati per spazi interni, ma per spazi esterni e quindi qualche giorno di pioggia lo reggiamo, ma poi facciamo fatica ad inventarci il tutto. Ho voglia di dire a Dio: ma tu ti ricordi di noi? Perché ho l’impressione che dopo un grido come quello di Gesù, mio Dio mio Dio perché mi hai abbandonato, il percorso della sofferenza richiede una ulteriore parola: ricordarti. Me lo diceva sempre don Roberto: ricordati. E non era il rimprovero perché lasciavo in giro le cose e quindi mi rimproverava con quel ricordati. Non era un ricordati di quel tipo. Era: ricordati il motivo per cui sei qui. Ricordati della responsabilità che ti sei assunto. E si mi ero assunto una responsabilità e lui mi chiedeva di ricordarmi di quella responsabilità. A volte succede così anche in un’amicizia, uno dice all’altro ricordati della responsabilità che ti sei assunto.   Sempre il salmo 22 dice a proposito della memoria, del ricordo. “eppure tu sei il Santo…in te confidarono i nostri padri….confidarono e tu li liberasti.  Traggo spunto da tutto questo per affermare questa cosa che spero comprensibile. Quando si vuol salvare un rapporto magari un rapporto stretto, la prima cosa importante da affermare non è ricordati di me, ma ricordati di te e di conseguenza ricordati di noi. Ricordarsi di te vuol dire, ricordati di chi sei, di quello che ogni giorno tu sai fare. Il salmo dice appunto questo: io che sono nella sofferenza ti ricordo che tu puoi essere ancora di salvezza. Gesù sulla croce ricorda a Dio suo padre: ti ricordi chi sei e che hai promesso di essermi vicino? Ma per far capire bene questa cosa la parola sacra non mette in evidenza chi è Dio in maniera teorica, ma, che cosa ha fatto per tutti e quindi anche per me. e il che cosa ha fatto  sono tutte azioni molto concrete. Ricordando a Dio che cosa ha fatto per l’umanità e per me, chiedo a Lui di continuare a fare questo. Ogni amicizia è come un incontro tra parole che hanno il gusto della memoria viva: ricordati di chi sei e di che cosa hai fatto, ricordati di noi tutti e aiutami a ricordarti ogni giorno di te. Si, una memoria viva è un ricordo di reciproca responsabilità.

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