Mc. 1,35-39
35 Al mattino si alzò quando ancora era buio e, uscito di casa, si ritirò in un luogo deserto e là pregava. 36 Ma Simone e quelli che erano con lui si misero sulle sue tracce 37 e, trovatolo, gli dissero: «Tutti ti cercano!». 38 Egli disse loro: «Andiamocene altrove per i villaggi vicini, perché io predichi anche là; per questo infatti sono venuto!». 39 E andò per tutta la Galilea, predicando nelle loro sinagoghe e scacciando i demòni.
Commento
Abbiamo visto un Gesù che vive nella casa di Pietro, che frequenta la sinagoga, che insegna e guarisce, ora vediamo in questa carrellata giornaliera della vita di Gesù un terzo luogo che abitualmente egli frequenta: i luoghi appartati dove egli prega. A volte Gesù prega con i suoi discepoli, a volte prega da solo. Ma prega, frequenta il Padre abitualmente, quotidianamente. Posso quasi tirare una conclusione dopo questi primi passaggi del vangelo di Marco. La vita di Gesù vive sostanzialmente di due respiri, che poi sono l’inspirare e l’espirare, i due movimenti che tengono in vita l’uomo e il creato intero. Il primo movimento è quello della vita comunitaria, oserei dire della vita in amicizia, in fraternità. Il secondo movimento è quello della vita interiore, della preghiera. Gesù che si differenzia dal battista perché sceglie una vita di comunità, in mezzo alla gente, ha bisogno dell’altro respiro quello della solitudine, quel movimento che dice l’intimità con il Padre. Quando Pietro lo trova e lo invita a tornare a Cafarnao perchè la gente lo cerca, Gesù semplicemente: andiamo negli altri villaggi. Inizia il camminare di Gesù e cristiani inizialmente erano chiamati quelli della via.
Preghiamo
Preghiamo per la pace
Guardando a Gesù, mi sembra di vedere che sa unire bene preghiera e vita, intimità con il Padre / fraternità, e essere accanto alla gente, bello chiamare respiro questo perché ognuno di questi momenti è indispensabile. Che il Signore stesso aiuti ad unire preghiera e vita. Con voi rinnovo la preghiera per la pace.