notte

di | 14 Marzo 2024

E poi arriva la notte. Spero sempre che la notte mi conceda un buon sonno e bei sogni per essere pronto per l’alba del giorno nuovo. Ma non è sempre così. Anzi poche volte è così. in genere non sono lunghi sonni, ma brevi momenti e poi mi sveglio. E via così per tutta la notte. Ma la notte è anche altro. è l’immagine simbolica, ma non troppo simbolica,  della notte del malato e di chi lo assiste. È la notte del freddo di chi non ha casa, è la notte del giovane che scambia notte con giorno e dei genitori che aspettano preoccupati il ritorno del figlio. È la notte di chi lavora. La notte di chi aspetta il giorno nuovo in mezzo alle bombe sperando in un giorno migliore. È la notte sul lago in tempesta con i discepoli che remano con fatica per portare a casa la barca e il Signore che dorme e che sembra non curarsi della fatica degli uomini in mezzo alla notte in tempesta. È la notte del grido dei discepoli che su quella barca gridano: svegliati, non ti importa che affondiamo? È la notte di chi grida: svegliati signore non ti rendi conto che la mia vita affonda? È la notte in cui il Signore si alza e con calma ferma il vento e poi dice ai discepoli: non abbiate paura. È la notte in cui anche a me e a noi tutti il Signore si alza e dice: calma non avere paura non vedi che è già pronto il nuovo giorno e la notte sta per passare. È una notte di speranza e non solo di paura.

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