lunedì 12 febbraio

di | 11 Febbraio 2024

Ez. 24,1-14

1 La parola del SIGNORE mi fu rivolta il nono anno, il decimo mese, il decimo giorno del mese, in questi termini: 2 «Figlio d’uomo, scriviti la data di questo giorno, di quest’oggi! Oggi stesso, il re di Babilonia marcia contro Gerusalemme. 3 Proponi una parabola a questa casa ribelle, e di’ loro: Così parla il Signore, DIO: “Metti, metti la pentola sul fuoco, e versaci dentro dell’acqua; 4 raccoglici dentro i pezzi di carne, tutti i buoni pezzi, coscia e spalla; riempila d’ossa scelte. 5 Prendi il meglio del gregge, ammucchia sotto la pentola la legna per far bollire le ossa; falla bollire molto, affinché anche le ossa che ci sono dentro cuociano”. 6 Perciò, così parla il Signore, DIO: “Guai alla città sanguinaria, pentola piena di verderame, il cui verderame non si stacca! Vuotala dei pezzi, uno dopo l’altro, senza tirare a sorte! 7 Poiché il sangue che ha versato è in mezzo a lei; essa lo ha posto sulla roccia nuda; non l’ha sparso in terra, per coprirlo di polvere. 8 Per eccitare il furore, per farne vendetta, ho fatto mettere quel sangue sulla roccia nuda, perché non fosse coperto”. 9 Perciò, così parla il Signore, DIO: “Guai alla città sanguinaria! Anch’io voglio fare un gran fuoco! 10 Ammucchia la legna, fa’ alzare la fiamma, fa’ cuocere bene la carne, fa’ sciogliere il grasso, e fa’ in modo che le ossa si brucino! 11 Poi metti la pentola vuota sui carboni perché si riscaldi e il suo bronzo diventi rovente, affinché la sua impurità si sciolga in mezzo a essa e il suo verderame sia consumato. 12 Ogni sforzo è inutile; il suo abbondante verderame non si stacca; il suo verderame non se ne andrà che mediante il fuoco. 13 C’è della scelleratezza nella tua impurità; perché io ti ho voluto purificare e tu non sei diventata pura; non sarai più purificata della tua impurità, finché io non abbia sfogato su di te il mio furore. 14 Io, il SIGNORE, ho parlato; la cosa avverrà, io la compirò; non indietreggerò, non avrò pietà, non mi pentirò; tu sarai giudicata secondo la tua condotta, secondo le tue azioni”, dice il Signore, DIO».

Commento

Ancora un segno, ancora una parabola. ma questa volta questa parabola della pentola ricorda un giorno ben preciso: il giorno dell’inizio dell’assedio di Gerusalemme. La pentola sul fuoco rappresenta Gerusalemme assediata dai Caldei. I giorni possono sembrare tutti uguali, ma non lo sono. Ci sono dei giorni che segnano la vita per sempre, che segnano il nascere o il morire di un sogno. Qui Ezechiele vede morire sul fuoco dell’invasione il sogno della Gerusalemme città santa. Il giorno dell’inizio dell’assedio di Gerusalemme da parte dei Babilonesi è stato forse il giorno più importante nella storia di Israele. Segna la fine di un’epoca, quella meravigliosa iniziata con Davide e Salomone cinque secoli prima, e inaugura una fase nuova di umiliazione e di sconfitta, ma anche di benedizione e di maturazione nel popolo di un nuovo modo di concepire e vivere la fede, la vita. l’assedio e l’esilio costringe a ripensare la vita. Non si può rimanere indifferenti e continuare a mangiare e divertirsi come facevano gli ebrei nella città santa dicendo tanto questa città è invincibile perché Dio la protegge. All’orizzonte arrivano già le schiere dell’Esercito di Nabucodonosor e Israele nella città santa non capisce cosa sta succedendo.

preghiamo

preghiamo per tutti gli abitanti di Gaza

2 pensieri su “lunedì 12 febbraio

  1. Elena

    Sì, alcuni giorni cambiano la vita per sempre! E certi cambiamenti hanno un costo troppo alto per gli esseri umani. A volte non si leggono i segni, a volte non si vuole guardare la realtà. A volte non si ascolta ciò che ci accade attorno, presi o persi come siamo nelle nostre faccende , nelle nostre sicurezze. Credo che la vita richieda attenzione, veglia, capacità di lettura e ascolto di parole sagge, capacità di discernimento. E molto di più, perché certi cambiamenti hanno conseguenze troppo dure!
    Prego per la popolazione di Gaza.

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  2. sr Alida

    I lutti, le ferite dell’uomo contro l’uomo rimangono, preghiamo, ascoltando sempre invito e grido di pace di Papa Francesco.

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