dolore rappacificato

di | 18 Dicembre 2023

Mi guardo in giro: i segni del Natale ormai ci sono. Nelle città sono luminosi, un po’ troppo barocchi forse. Nei piccoli paesi sono semplici e legati a quello che la natura offre: tronchi, rami di pino, cortecce e pigne cadute dagli alberi. Non so bene come definire questi semplici segni natalizi dei piccoli paesi. Forse la parola che si addice è, semplicemente tradizionali, che ricalcano una tradizione. A casa nostra, in cooperativa non c’è nessun segno natalizio. Non li abbiamo messi perché vogliamo rispettare tutti, anche quelli che non credono o sono di altre religioni. L’unico motivo vero è che eravamo presi con tante cose e quindi agli addobbi natalizi non ci abbiamo pensato. Se devo definire la nostra casa è semplicemente spoglia e povera. Ho fatto due passi ieri. Pensavo che tutti questi segni natalizi in qualche modo mi avrebbero rappacificato con la questione del dolore,. Invece no. Quando riprendo in mano il pc per scrivere il pensiero e rimango lì con la mia parola dolore capisco, che non c’è nessun addobbo che rappacifica. Anzi, se devo essere sincero, dolore e addobbi non stanno proprio insieme. E allora quasi quasi meglio la nostra casa a Rosciano povera, disadorna, un po’ disordinata. Lì, in quella casa il dolore ci sta. A volte si siede a tavola con noi, con il nostro cibo semplice e frugale. Il dolore ci sta nei nostri racconti strampalati e ci sta nel lavoro quotidiano, quando ci rendiamo conto che non saremo mai impresari, ma semplicemente uomini e donne che fanno casa. E il dolore, dove c’è casa, è anche lui di casa. I barocchisti, i puristi e i tradizionalisti mi hanno già rimproverato: non c’è nessun segno i natale e hanno pensato che non lo abbiamo fatto per il rispetto di chi non crede. Ma non è così, non lo abbiamo fatto punto e basta! perchè dobbiamo sempre trovare un motivo per tutte le cose? E ci siamo accorti che in questa povertà e semplicità, anche il dolore umano trova casa e forse chi vive il dolore, nella povertà e nella semplicità di una casa trova un po’ di pace.

2 pensieri su “dolore rappacificato

  1. Sabrina

    Per fare il Natale basta poco…prego per chi questo Natale é solo, senza il calore di una famiglia…e spero nella pace e nella tregua non solo per Natale…un caloroso augurio Don Sandro, quella tavola spoglia ma ricca di cose da donare, come preghiere, parole e affetto credo sia tra le più ricche che abbia mai conosciuto. Buon Natale e un abbraccio a tutta la tua famiglia fatta di tante persone meravigliose, lascia sempre una sedia vuota perché tanti aspettano di essere accolti anche questo Natale.

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