movimento

Ma il silenzio è movimento o staticità, è in cammino o è immobile? Per capire questa cosa sono rimasto per un attimo in silenzio davanti all’orto. Tutto era in silenzio. Troppo presto per sentir passare le poche auto che passano da queste parti, troppo presto per sentire le voci dei ciclisti che con le loro mountain bike risalgono la strada. Troppo presto per ogni rumore al di fuori dei rumori della natura. Forse troppo silenzio anche per me. Cerco di muovermi, mi impongo di stare fermo, in silenzio. Mi sta accanto il gatto faraone. Anche lui in silenzio. Anzi il suo silenzio è meglio del mio. Rimanendo fermo mi rendo conto che attorno a me non c’è niente di fermo. Quando vado di corsa non mi rendo conto che la natura non è ferma. Quando vado di corsa sento tutti i movimenti dell’uomo. Le code sulla strada che mi fanno anche arrabbiare. I rumori dentro i negozi, i supermercati, i centri commerciali non so, perché non li frequento proprio. I rumori dentro le scuole, a volte anche i rumori dentro le chiese, Ed invece niente, non sento mai i rumori della madre terra. questi li ascolto soltanto quando arriva un alluvione, quando mi indigno perché per una gara di sci sul cervino si spostano tonnellate di ghiaccio e neve con ruspe e altri macchinari. Questi sono i rumori che produciamo noi. Ascoltando il mio orto mi rendo conto che la natura non produce rumori, produce musica che è armonia di suoni accordati perfettamente tra loro. E quando si sente una musica armonicamente accordata e in sintonia io penso che questo silenzio è in perenne movimento. Ma verso dove? Dove si muove tale movimento? Non va molto lontano, nel luogo dove risiede, dove sta in apparenza fermo, la natura, il mio orto, si muove verso una perfetta armonia. Io fra poco, forse, ci entrerò nel mio orto e rovinerò con i miei rumori scomposi tale armonia. Forse è meglio che impari ad accordare il mio corpo con il pezzo di terra che mi sta davanti, per camminare in armonia con madre terra.