Non possiedo un osservatorio speciale per comprendere il mondo, ma il pezzetto di mondo che frequento ogni giorno è abbastanza e basta per leggere quello che succede. Certo, poi lo sguardo deve essere sempre molto più ampio di un semplice angolo di terra. Ma avere un osservatorio privilegiato sicuramente aiuta. E così anche in questo tempo speciale in cui sto provando a rimettere insieme pezzi di vita personale e pezzi di vita della cooperativa, questo luogo sicuramente mi aiuta e mi sorregge. Prima di tutto devo rimettere insieme la vita con i suoi tempi, con i suoi modi, con le cose che ogni giorno decido di sperimentare. E poi la cooperativa, dopo un po’ di anni merita di essere rivisitata. Non parlo di discernimento, ma di cammino che si dipana. Non sono nella fase di dover decidere che cosa devo fare, sono invece in quella fase dove devo aprire la via che ho deciso di intraprendere, anzi devo percorrere la via decisa. Devo vivere la vita, la mia vita. questo di Rosciano è un osservatorio privilegiato che offre una serie di sollecitazioni che aiutano a percorrere questa via, che mi permettono di camminare verso una direzione che mi sono prefissato. Penso che gli ingredienti presenti qui a Rosciano e che sono di grande aiuto, li posso declinare così. Come prima cosa il silenzio. Appena andati tutti qui rimane silenzio. E Dio sa di quanto silenzio ho bisogno di questi tempi per capire dove sto camminando. La convivialità con chi frequenta la casa e con chi passa a fare un giro. Questa convivialità mi permette di confrontarmi continuamente. Non sono solo a camminare. Siamo una casa, una famiglia. La natura è un elemento importante. È mediatore naturale. Immergendomi in essa ascolto che cosa è essenziale per vivere. E per finire la parola sacra che mi è permesso di meditare qui nel silenzio. Un osservatorio privilegiato questo di Rosciano, devo solo camminare.