aggiustamenti secondo atto

di | 23 Agosto 2023

Lasciamo da parte la nostra buona bacheca e ringraziamo tutti quelli che qui ogni giorno sanno inventarsi cose meravigliose con i pochi mezzi che abbiamo. Si ricicla e si aggiusta tutto. Anche un vecchio pulsante di una vecchia vespa può diventare il nuovo pulsante della macchina che taglia l’erba. E questo è solo un esempio della fantasia con la quale tutto, o quasi si può aggiustare  e riciclare. Questo spunto dell’aggiustare e del riciclare mi regala la possibilità di ragionare su un tema che io ritengo in ogni caso importante. Quello del non impuntarsi, del non diventare  persone che non sanno altro che ragionare e agire su un binario, quello pensato e programmato. Ritengo che la mossa più bella non è quella del tirare sempre diritto, pensando in questo modo di ottenere lo scopo finale del tutto, ma quella di saper aggiustare il tiro in corso d’opera. Ho sentito alla radio che Gian Marco Tamberi ha visto l’oro nel salto in alto ai campionati di Budapest. L’ho proprio sentito in diretta. Il cronista alla radio ad un certo punto ha detto più o meno così: era partito male nelle eliminatorie, ma è arrivato alla finale ed anche nella finale non era partito granché bene. Poi un finale di gara fantastico. Ma ha dovuto cambiare tattica, aggiustare il tiro, cambiare modo in corsa. ecco lo spunto vincente, aggiustare, cambiare non fissarsi su un modo e questo lo si fa solo in corso d’opera. succede anche qui da noi: si cambia, si aggiusta il tiro in corso d’opera, così si porta a casa qualcosa. Così è nella vita si aggiusta il tiro in corso d’opera, non ci si fissa su un’idea, ma si cerca un’alternativa. Credo che la vita funziona così: per continui aggiustamenti.

Un pensiero su “aggiustamenti secondo atto

  1. Sabrina

    Solo cambiando, interrogandoci, ascoltando i consigli soprattutto dei più umili, accettando le critiche come costruttive, inventandoci e reinventandoci ad ogni alba, soprattutto in questo momento dove la natura ci presenta degli ostacoli, possiamo inventare un futuro migliore per noi e per gli altri. Ma qnt pazienza ci vuole…ogni mattina chiedo questo dono a Dio che non mi appartiene molto ma si può chiedere e coltivare…

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