Venerdì 12 maggio ’23 – Matteo 2,1-12
Nato Gesù a Betlemme di Giudea, al tempo del re Erode, ecco, alcuni Magi vennero da oriente a Gerusalemme e dicevano: “Dov’è colui che è nato, il re dei Giudei? Abbiamo visto spuntare la sua stella e siamo venuti ad adorarlo”. 3All’udire questo, il re Erode restò turbato e con lui tutta Gerusalemme. Riuniti tutti i capi dei sacerdoti e gli scribi del popolo, si informava da loro sul luogo in cui doveva nascere il Cristo. 5Gli risposero: “A Betlemme di Giudea, perché così è scritto per mezzo del profeta
E tu, Betlemme, terra di Giuda,
non sei davvero l’ultima delle città principali di Giuda:
da te infatti uscirà un capo
che sarà il pastore del mio popolo, Israele“.
7Allora Erode, chiamati segretamente i Magi, si fece dire da loro con esattezza il tempo in cui era apparsa la stella 8e li inviò a Betlemme dicendo: “Andate e informatevi accuratamente sul bambino e, quando l’avrete trovato, fatemelo sapere, perché anch’io venga ad adorarlo”.
9Udito il re, essi partirono. Ed ecco, la stella, che avevano visto spuntare, li precedeva, finché giunse e si fermò sopra il luogo dove si trovava il bambino. 10Al vedere la stella, provarono una gioia grandissima. Entrati nella casa, videro il bambino con Maria sua madre, si prostrarono e lo adorarono. Poi aprirono i loro scrigni e gli offrirono in dono oro, incenso e mirra. 12Avvertiti in sogno di non tornare da Erode, per un’altra strada fecero ritorno al loro paese.
Commento
Matteo con il racconto dei magi che arrivano dall’oriente allarga gli orizzonti della salvezza portata da Gesù al mondo intero, a tutti i popoli che sono rappresentati qui dai magi. Sappiamo che erano dei sapienti che venivano dall’oriente, formarono una carovana e arrivarono fino a Gerusalemme per portare dei doni. Il fatto che essi vanno prima dai sacerdoti e da Erode crea scompiglio, perché Erode teme per il suo potere politico e i sacerdoti temono per la loro tranquilla vita fatta di una religione di abitudine. Si tratta di arrivare fino a Betlemme se vogliamo trovare un’alternativa al potere politico e religioso. Betlemme èuna città sconosciuta all’impero, ma citata dai grandi profeti come luogo della nascita del messia. Così i magi arrivano a Betlemme, ci arrivano grazie alla loro ricerca di infinito che si traduce simbolicamente nel seguire la stella apparsa in cielo. A Betlemme non trovano i sacerdoti, il re e chissà chi d’altro ancora. Trovano una famiglia, un bambino e dei pastori. il fatto che ritornano a casa per un’altra via e non passano da Erode è segno che loro non vogliono più avere a che fare con potere violento, con una religione che non sa amare. Essi nella scoperta di Gesù scoprono la bellezza di una vita segnata dall’amore.
Preghiamo
Preghiamo per la pace
Vivere di fede ma con cuore e non per abitudine, nella ricerca di infinito di ciò che è essenziale e non passa, che non sa di potere, ma nella debolezza ha con sé una forza immensa, cammino insieme agli altri bisognosi come me. Signore credo, ma Tu aumenta la mia fede.. Ti preghiamo per la pace.
È strano a volte come le cose più belle vengano scoperte da chi più ne è lontano. Dei magi, vedono, cercano, scoprono, accolgono, donano e se tornano pieni di quella luce che Gesù ha portato nel mondo. Noi credenti ( già arrivati? Ma dove non si sa…) a volte siamo così lontani dal vedere, cercare, scoprire, accogliere e donare. E come sono le nostre vite? Vuote, spente, chiuse,senza gioia, senza speranza, senza luce….
Dacci un po’ più di temerarietà nell’affrontare la fede, l’essere e il vivere da cristiani, un po’ più di coraggio, di forza, di giustizia, per poter essere degni di essere Tuoi figli, Signore. Continua la preghiera accorata per la pace, per ogni pace.