Concludo questa strana serie di riflessioni con un breve accenno al silenzio. Rientro da Ambivere e dopo una giornata intensa e una cena veloce con amici ho un attimo di tempo. Mi viene la tentazione di fare un giro nell’orto anche se è sera e buio. Ma alla fine arrivo fino al suo limitare. Mi siedo sul muretto, non fa molto freddo e quindi ci sto volentieri, o quasi. Arriva anche il gatto faraone che dopo le lotte notturne si concede una giornata di riposo assoluto. E ci penso un attimo a quell’idea di rimettere ordine nel cuore. Quell’idea suggerita a me stesso e a tanti come percorso per la quaresima. Rimettere in ordine il cuore. Questo è un tema interessante, qualcuno che se ne intende di queste cose parla di affetti disordinati e di affetti orientati al bene e a Dio. Ma come arrivare a questo ordine del cuore, quali sono le azioni che permettono di rimettere in ordine il mondo interiore? Premesso che devo capire se per me è fondamentale questa operazione di mettere ordine nel cuore. Mi spiego meglio: a livello di ragionevolezza è chiaro che questa cosa è da fare, ma poi entra in gioco prima di tutto il cuore stesso e poi la volontà. Sono così sicuro che per iniziare questa operazione di riordino del cuore, mente, volontà e cuore sono tutti in sintonia? Non è che per caso è solo una questione di mente che non è accompagnata dal cuore e dalla volontà? Se fosse davvero così è proprio una cosa triste. E allora ho solo un modo per chiarire a me stesso tutta questa questione: stare in silenzio. Così trovo scritto in un pensiero monastico: «Non è sufficiente imparare a tacere. Occorre farsi “ascolto” per accogliere la Parola che impregna tutta la realtà e non cessa di agire e farsi attenti alle suggestioni dello Spirito Santo. Ecco la vera ragione del silenzio! È quello che faceva dire al beato Guerrico d’Igny, cistercense del XII secolo: “Ora, se un silenzio profondo invade la tua anima, la Parola onnipotente verrà nel segreto e cadrà su di te”». Per capire se voglio riordinare il mio cuore devo solo tacere e ascoltare. Su questo muretto di fronte all’orto, nel buio della notte chiudo per un attimo la ragione e ascolto il mio cuore e la notte profonda.