L’orto, il bosco, le api non sono una teoria, sono una storia in continua evoluzione. Ieri sera per esempio mentre me ne andavo a casa ho visto un tasso attraversare la strada. Non avevo mai fatto conoscenza col tasso. Quando sono stato qualche settimana fa alla ca matta per un incontro ho visto la foto del tasso con tutte le descrizioni possibili. Una specie di scheda segnaletica, ma in quella scheda mancava il cuore, mancava l’anima. Mi sono, detto chissà come è ad incontrarlo. Non mi interessava la descrizione del tasso nemmeno dove abita, cosa mangia, di che specie è. Non mi interessava tutto questo. Anche perché la mia memoria non mi permette di immagazzinare tutte queste informazioni. Io volevo vedere il tasso. E il mio desiderio è stato esaudito. Ecco comparire il tasso. mi fermo con la macchina lo guardo un attimo e visto che se ne sta lì fermo decido di scendere dalla macchina e allora appena mi vede se ne va nel bosco tranquillo e beato. Tra parentesi non è che a forza di desiderare delle storie belle queste si realizzano? Speriamo mi dico. Il giorno dopo ritorno sul luogo dell’incontro con il tasso ma non c’è verso di rivederlo. So che ho buon tempo e me lo tengo tutto. Non ditemi che anche voi non vorreste un incontro ravvicinato con un tasso vero e non con la sua scheda segnaletica? Lo so che lo desiderate. Non sono il guardiaparco o colui che scrive queste schede segnaletiche del tasso, della volpe, del cinghiale, del fringuello, dello scoiattolo e del capriolo. Ma se dovessi esserlo scriverei non delle schede segnaletiche, ma delle favole, delle bellissime storie di incontri veri. Storie e non teorie e progetti. L’incontro con il tasso, con la sua scheda segnaletica e con la sua bella storia, mi ha fatto pensare che noi troppe volte imbrigliamo la vita in schede segnaletiche. Questo è fatto così, queste sono le sue patologie, questi sono i suoi punti di forza, questi sono i suoi punti deboli, questo è il suo cv possibilmente formato europeo. Ogni tanto per motivi di lavoro sono costretto a fare queste cose, ma che fatica! Che bello invece scrivere storie di uomini e di donne, scrivere di incontri e di scontri. Che bello narrare e non chiudere tutto in schede segnaletiche come quella del tasso alla ca matta. Cartelli segnaletici che narrano la vita. E con la fede? Non facciamo la stessa cosa? Invece di narrarla l’abbiamo chiusa in una scheda segnaletica. Questa è la fede cattolica. Ma di questo parlerò domani. e spero tanto questa sera quando me ne andrò a casa di rivedere il mio tasso. Mi è sembrato un tipo simpatico. Ecco inizierei così la mia scheda che narra la storia di un tasso: è proprio un bel tipo, un tipo simpatico.