Noi discutiamo molto, ma non cambiamo molto. Questo è il senso di quello che voglio dire oggi. Discutiamo e abbiamo imparato a farlo in maniera abbastanza corretta, ma poi? Che cosa rimane di tutte queste discussioni? Prendiamo la questione dei cambiamenti climatici. Pensate quante conferenze mondiali, nazionali, regionali, di paese, tra amici. Uno fa una riunione in cui si parla di ambiente e ha inventato il gruppo ecologico. Un altro pubblica su un giornale una sua notizia e tutti scopriamo che l’ambiente è malato. Per non parlare dei social. Sono tutti pieni, a secondo dell’opportunità e dell’interesse, di notizie più o meno attendibili circa l’ambiente. Se poi passiamo alla chiesa quante discussioni e poi ? cosa cambia? Mi dicono che ci vuole tempo per i cambiamenti. Ma io dico che non c’è più tempo per cambiare sia per il clima che per la chiesa. Il tempo è adesso e non domani. che cosa propongo? Perché, se non voglio scadere anche io nella semplice discussione, devo proporre qualcosa. Io propongo che iniziamo a fare piccoli gesti, piccoli movimenti, piccoli cambiamenti. Propongo che il cambiamento possa nascere dal basso. Nella chiesa questo significa che, pur provando a rimanere dentro nell’istituzione, si cercano vie nuove, piccole vie nuove di partecipazione. Per esempio dare veramente parola a ciascuno, fare in modo di investire sui talenti e le capacità di ciascuno, costruire luoghi di incontro e relazione e poi alla fine lasciare andare dove ciascuno sente di andare. Voi mi direte: ma questo stiamo provando a farlo, la partecipazione, la responsabilità e la sinodalità noi la pratichiamo. Non credo anche solo per una questione: alla fine tutto passa tra le mani di un responsabile che decide come è meglio fare e tutto parte da un responsabile che mette giù i programmi per tutti. Incominciamo con il lasciare in mano la responsabilità a ciascuno, ma un’effettiva responsabilità, anche decisionale e non solo esecutiva, magari creando occasioni di confronto tra i vari responsabili, altrimenti continueremo solo a discutere e non cambierà niente e saremo sempre in ritardo.