sabato 14 gennaio

di | 13 Gennaio 2023

Esodo 7,26-8,15

Il Signore disse a Mosè: “Va’ a riferire al faraone: “Dice il Signore: Lascia partire il mio popolo, perché mi possa servire! 27Se tu rifiuti di lasciarlo partire, ecco, io colpirò tutto il tuo territorio con le rane: 28il Nilo brulicherà di rane; esse usciranno, ti entreranno in casa, nella camera dove dormi e sul tuo letto, nella casa dei tuoi ministri e tra il tuo popolo, nei tuoi forni e nelle tue madie. 29Contro di te, contro il tuo popolo e contro tutti i tuoi ministri usciranno le rane””. Il Signore disse a Mosè: “Di’ ad Aronne: “Stendi la mano con il tuo bastone sui fiumi, sui canali e sugli stagni e fa’ uscire le rane sulla terra d’Egitto!””. 2Aronne stese la mano sulle acque d’Egitto e le rane uscirono e coprirono la terra d’Egitto. 3Ma i maghi, con i loro sortilegi, operarono la stessa cosa e fecero uscire le rane sulla terra d’Egitto.
4Il faraone fece chiamare Mosè e Aronne e disse: “Pregate il Signore che allontani le rane da me e dal mio popolo; io lascerò partire il popolo, perché possa sacrificare al Signore!”. 5Mosè disse al faraone: “Fammi l’onore di dirmi per quando io devo pregare in favore tuo e dei tuoi ministri e del tuo popolo, per liberare dalle rane te e le tue case, in modo che ne rimangano soltanto nel Nilo”. 6Rispose: “Per domani”. Riprese: “Sia secondo la tua parola! Perché tu sappia che non esiste nessuno pari al Signore, nostro Dio, 7le rane si ritireranno da te e dalle tue case, dai tuoi ministri e dal tuo popolo: ne rimarranno soltanto nel Nilo”.
8Mosè e Aronne si allontanarono dal faraone e Mosè supplicò il Signore riguardo alle rane, che aveva mandato contro il faraone. 9Il Signore operò secondo la parola di Mosè e le rane morirono nelle case, nei cortili e nei campi. 10Le raccolsero in tanti mucchi e la terra ne fu ammorbata. 11Ma il faraone vide che c’era un po’ di sollievo, si ostinò e non diede loro ascolto, secondo quanto aveva detto il Signore.
12Quindi il Signore disse a Mosè: “Di’ ad Aronne: “Stendi il tuo bastone, percuoti la polvere del suolo: essa si muterà in zanzare in tutta la terra d’Egitto!””. 13Così fecero: Aronne stese la mano con il suo bastone, colpì la polvere del suolo e ci furono zanzare sugli uomini e sulle bestie; tutta la polvere del suolo si era mutata in zanzare in tutta la terra d’Egitto. 14I maghi cercarono di fare la stessa cosa con i loro sortilegi, per far uscire le zanzare, ma non riuscirono, e c’erano zanzare sugli uomini e sulle bestie. 15Allora i maghi dissero al faraone: “È il dito di Dio!”. Ma il cuore del faraone si ostinò e non diede ascolto, secondo quanto aveva detto il Signore.

Commento

Continua la descrizione delle piaghe d’Egitto. Fino alla piaga delle rane che risalgono dal Nilo e invadono tutto l’Egitto, lo schema con cui sono costruite tale piaghe è abbastanza simile. Viene annunciata la piaga, che puntualmente arriva, il faraone sembra desistere dalla sua durezza di cuore e poi appena i maghi egiziani risolvono la questione il faraone torna con la sua durezza di cuore. Mi sembra interessante questo percorso perché dice che il potere che tiene schiavo sembra arrendersi, ma appena vede che il problema è risolto ritorna più duro di prima. Con la piaga delle zanzare lo schema cambia un po’. I maghi egiziani non riescono a risolvere il problema e il faraone sembra cedere, ma non lo fa.  Altro tema interessante è quello legato al fatto che il grande potere illude sempre di poter risolvere il problema, ma di fatto non lo fa mai, anzi lo aggrava sempre di più. la piaga non si risolve con il potere ma con il dito di Dio cosa che i maghi egiziani riconoscono. La durezza di cuore del faraone, non  fa male solo al potere, ma a tutto il popolo, tutti infatti pagano le conseguenze del gesto del faraone di non cedere di fronte al male delle piaghe. Non dobbiamo mai pensare che il potere risolva i problemi a favore della gente comune se dentro questo potere non c’è il dito di Dio, ma solo l’onnipotenza e la forza del faraone di turno. Possiamo applicare questa questione al nostro tempo. Il potente di turno non risolve il problema delle piaghe del nostro tempo, ma lo amplifica.

Preghiamo

Preghiamo per la pace

2 pensieri su “sabato 14 gennaio

  1. Elena

    Grande è l’arroganza del potente si turno, tanto grande e stolta da fare credere che tutto si possa facilmente risolvere. Le promesse vane e arroganti fanno parte di ogni politico che non abbia a cuore il proprio paese, il proprio popolo. Se manca lo sguardo di Dio, che ne sarà mai di noi?
    Preghiamo insieme.per la pace.

    Rispondi
  2. Anonimo

    Signore non è difficile impossessarci di qualcuno e di qualcosa, donaci di capire che il nostro vero possesso è contribuire alla pace, al bene comune. Preghiamo per la pace.

    Rispondi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.