sabato 19 novembre

di | 18 Novembre 2022

Apocalisse 16,1-7

E udii dal tempio una voce potente che diceva ai sette angeli: “Andate e versate sulla terra le sette coppe dell’ira di Dio”. 2Partì il primo angelo e versò la sua coppa sopra la terra; e si formò una piaga cattiva e maligna sugli uomini che recavano il marchio della bestia e si prostravano davanti alla sua statua. 3Il secondo angelo versò la sua coppa nel mare; e si formò del sangue come quello di un morto e morì ogni essere vivente che si trovava nel mare. 4Il terzo angelo versò la sua coppa nei fiumi e nelle sorgenti delle acque, e diventarono sangue. 5Allora udii l’angelo delle acque che diceva:
“Sei giusto, tu che sei e che eri,
tu, il Santo,
perché così hai giudicato.
6Essi hanno versato il sangue di santi e di profeti;
tu hai dato loro sangue da bere:
ne sono degni!”.
7E dall’altare udii una voce che diceva:
“Sì, Signore Dio onnipotente,
veri e giusti sono i tuoi giudizi!”.

Commento

Questo capitolo è’ il centro della grande sezione conclusiva  dell’Apocalisse: dopo l’inizio  costituito dal trittico dei segni, questo settenario ripropone il mistero dell’intervento definitivo di Dio nella storia umana
per risolvere il drammatico conflitto con le forze del male. Ad esso farà seguito l’ultima parte del libro con la funzione di esprimere le conseguenze, negative e positive, di tale decisivo intervento. La caratteristica di questo capitolo sono le 7 coppe. Erano le coppe del  tempio di Gerusalemme. Si tratta di  «aspersori», cioè recipienti che contenevano liquidi (soprattutto sangue) per le aspersioni rituali. Quindi il senso di queste coppe versate sulla terra è un rito di espiazione, di purificazione. A tanta fatica e a tanta sofferenza corrisponde una purificazione del genere umano. È probabile che Giovanni abbia pensato a queste coppe ricordando le coppe del tempio. In queste coppe però c’è una novità, non c’è più il sangue del sacrifici animali, che servivano per la purificazione, il sangue contenuto in queste coppe è quello di Gesù in croce. Il vero e unico sacrificio che purifica il mondo è quello di Cristo in croce, Lui che ha donato la sua vita per il mondo. La morte di Cristo è  il sacrificio di espiazione che ha cambiato radicalmente la situazione dell’umanità: ha sconfitto il potere del male ed ha reso possibile la comunione con Dio.

Preghiamo

Preghiamo per la pace

2 pensieri su “sabato 19 novembre

  1. sr Alida

    La croce è il vero simbolo di salvezza, e come tale non si dovrebbe toglierne lo sguardo nel nostro vivere quotidiano…. Pregando per la pace una preghiera in particolare per chi sta soffrendo di più nelle più svariate vicende della vita, sorelle della famiglia religiosa I nostri cari, collaboratori..

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  2. Elena

    Le nostre vite, le vite di ogni persona che ha scelto il Signore, lavate e rese pure dal sangue dell’Agnello, dal sangue versato da Gesù. Accoglici Signore, nella Tua misericordia e donaci la pace. Prego con voi secondo le intenzioni espresse e custodite nei nostri cuori.

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