Ap. 2,12-17
All’angelo della Chiesa che è a Pèrgamo scrivi: “Così parla Colui che ha la spada affilata a due tagli. So che abiti dove Satana ha il suo trono; tuttavia tu tieni saldo il mio nome e non hai rinnegato la mia fede neppure al tempo in cui Antìpa, il mio fedele testimone, fu messo a morte nella vostra città, dimora di Satana. Ma ho da rimproverarti alcune cose: presso di te hai seguaci della dottrina di Balaam, il quale insegnava a Balak a provocare la caduta dei figli d’Israele, spingendoli a mangiare carni immolate agli idoli e ad abbandonarsi alla prostituzione. Così pure, tu hai di quelli che seguono la dottrina dei nicolaìti. 16Convèrtiti dunque; altrimenti verrò presto da te e combatterò contro di loro con la spada della mia bocca. Chi ha orecchi, ascolti ciò che lo Spirito dice alle Chiese. Al vincitore darò la manna nascosta e una pietruzza bianca, sulla quale sta scritto un nome nuovo, che nessuno conosce all’infuori di chi lo riceve”.
Commento
Pergamo era la capitale ufficiale della regione romana dell’Asia. Città ricca e con templi magnifici, costruiti in onore di Zeus e di Asclepio Salvatore. Qui il Signore si presenta con la spada affilata a due tagli, cioè come colui che combatte il male. La comunità era come divisa in due. Da una parte coloro che accettavano, per non essere perseguitati le dottrine, più diverse per esempio quella dei nicolaiti, oppure quella di Balaam o di Balak che non credevano in un Dio fatto uomo, oppure coloro che accettavano i vari culti presenti in città, diciamo così, per convenienza. Dall’altra vi era la comunità che, pur di testimoniare il Cristo Risorto, era disposta a subire anche le persecuzioni. Qui viene citato il nome di Antipa, vescovo di Pergamo, fedele testimone che è messo a morte pur di non rinunciare alla fede cristiana. La grande richiesta che fa Giovanni a questa comunità è di convertirsi pienamente al Dio annunciato da Cristo. In questa lettera viene utilizzata una parola importante che in generale nella parola sacra è testimonianza, che non necessariamente è il dono della vita. qui Giovanni spinge all’estremo il ragionamento. Il vero testimone è colui che è disposto a dare la vita per il vangelo. Interessante il simbolo della pietruzza bianca. Quando si doveva essere giudicati in tribunale per un reato, una pietra bianca significava l’assoluzione, e una pietra nera colpevolezza. Ricevere una pietra bianca significa che sei libero dalla condanna. Tu sei stato provato e sei stato trovato degno.
Preghiamo
Preghiamo per la pace
Testimoniare è un po’ come ricevere una pietruzza bianca, che però ha due risvolti :occorre essere ascolti da Dio perché l’uomo potrebbe avere unasolvere da pietra nera. E la nostra pietruzza bianca è il Battesimo che abbiamo ricevuto, è il nostro vivere da figli del Padre e saperlo esprimere nel quotidiano. Questa la mia preghiera che unisco a quella per la pace.
Dare testimonianza quando tutto intorno è avverso richiede coraggio. La prima chiesa deve averne avuto in un tempo di persecuzioni e idolatria diffusa. Anche a noi oggi viene chiesto il coraggio di testimoniare, contro altre idolatrie e persecuzioni. Ti chiediamo questo coraggio nel mantenere forte e bello il rapporto con Te, Signore.
Prego con voi per la pace, per Nicoletta e per Elia.