lunedì 5 settembre

di | 4 Settembre 2022

Gv. 19, 13-16

Udite queste parole, Pilato fece condurre fuori Gesù e sedette in tribunale, nel luogo chiamato Litòstroto, in ebraico Gabbatà. 14Era la Parasceve della Pasqua, verso mezzogiorno. Pilato disse ai Giudei: “Ecco il vostro re!”. 15Ma quelli gridarono: “Via! Via! Crocifiggilo!”. Disse loro Pilato: “Metterò in croce il vostro re?”. Risposero i capi dei sacerdoti: “Non abbiamo altro re che Cesare”. Allora lo consegnò loro perché fosse crocifisso.

Commento

L’ultima scena del processo, del dramma di Gesù si svolge ancora all’esterno, sempre per non contaminare i Giudei. è l’atto finale di questo processo, poi Gesù verrà consegnato per essere crocefisso. In molti hanno scritto lunghe riflessioni per capire due cose. la prima se Gesù si è consegnato lui in prima persona alla croce o se è stato consegnato dai giudei. la risposta è molto semplice. Lui si è consegnato, donando la sua vita. Il gesto della consegna è decisa dal tribunale, ma la scelta di non sottrarsi a tutto questo è del Signore. La seconda questione che rimane aperta è se sono stati i giudei che hanno condannato Gesù. È importante rispondere bene a questa domanda perché sta emergendo ancora oggi l’idea che, essendo gli ebrei coloro che hanno condannato Gesù, ne sono i primi responsabili. Da qui nasce anche in ambienti cristiani il disprezzo per gli ebrei, che si fonda proprio sull’accusa che furono gli ebrei a rifiutare e uccidere Gesù.  In realtà quando il vangelo di Giovanni parla di Giudei non parla del popolo giudaico, ma della classe aristocratica, dei sommi sacerdoti che nell’occasione del processo di Gesù si sono alleati con Pilato. Ovviamente, gli ebrei hanno partecipato al processo che ha portato alla crocifissione di Gesù. Ma si tratta principalmente degli anziani e dei funzionari del Tempio, mentre le folle di ebrei ascoltano volentieri gli insegnamenti di Gesù e lo seguono. Inoltre, come dimostrano le figure di Nicodemo o di Giuseppe d’Arimatea, le autorità stesse non sono unanimi nel loro rifiuto di Gesù. Non possiamo addossare al colpa ad un popolo, ma come succede sempre in queste circostanze la responsabilità non è di tutti, ma solo di alcuni.

Preghiamo

Preghiamo per la pace

2 pensieri su “lunedì 5 settembre

  1. Elena

    Preghiamo per la pace.
    Mentre leggevo questo passo della Parola pensavo e immaginavo il tribunale, i presenti. Chi decide, chi condanna, chi è presente ad un processo è sempre in numero limitato. Ci sono le autorità della legge, i testimoni, una giuria. Poche persone, sostanzialmente. Ognuna con un proprio pensiero ed una propria posizione. La gente, sì, quella che sta fuori, può essere facilmente fomentata da questioni ed opinioni politiche. Ma chi agisce, e chi condanna è all’interno di una istituzione che ha potere. Gesù, il mite, lascia che tutto avvenga, secondo le scritture e le profezie. Solo così può dare compimento al progetto di salvezza di Dio per ogni uomo, che poi, sì, conoscendo la Sua storia, si assume la responsabilità di essere cristiano. Manipolare storia ed eventi , correnti religiose e letture crea razzismo, odio, insofferenza. Anche la storia della passione di Cristo va letta con occhi e cuori puliti e nel giusto contesto.

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  2. sr Alida

    Grazie Gesù per la tua consegna d’amore. Abbi misericordia di noi , e donaci la tua pace.

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