Gv 18,12-18
Allora i soldati, con il comandante e le guardie dei Giudei, catturarono Gesù, lo legarono 13e lo condussero prima da Anna: egli infatti era suocero di Caifa, che era sommo sacerdote quell’anno. Caifa era quello che aveva consigliato ai Giudei: “È conveniente che un solo uomo muoia per il popolo”. Intanto Simon Pietro seguiva Gesù insieme a un altro discepolo. Questo discepolo era conosciuto dal sommo sacerdote ed entrò con Gesù nel cortile del sommo sacerdote. 16Pietro invece si fermò fuori, vicino alla porta. Allora quell’altro discepolo, noto al sommo sacerdote, tornò fuori, parlò alla portinaia e fece entrare Pietro. 17E la giovane portinaia disse a Pietro: “Non sei anche tu uno dei discepoli di quest’uomo?”. Egli rispose: “Non lo sono”. 18Intanto i servi e le guardie avevano acceso un fuoco, perché faceva freddo, e si scaldavano; anche Pietro stava con loro e si scaldava.
Commento
Subito dopo l’arresto iniziano le varie fasi del processo a Gesù. Non è una cosa semplice quella che sta per compiersi. Prima viene portato da Anna e poi da Caifa. Stranamente Gesù viene prima portato da Anna, suocero del sommo sacerdote in carica. Anna era stato Sommo sacerdote negli anni tra il 6 e il 15 era stato destituito dai Romani. Sembra dunque che sia Anna ad avere maggiore influenza durante il processo intentato contro Gesù. Poi passa a Caifa, che viene ricordato per quanto aveva detto ai membri del sinedrio dopo la risurrezione di Lazzaro: era più conveniente che morisse un uomo solo piuttosto che rischiare di far perire l’intera nazione. Come intermezzo tra questi vari passaggi abbiamo la vicenda del rinnegamento di Pietro. Mi sembra di capire che la questione legata a quest’uomo e a questo processo si fa complessa. Insieme a Pietro c’è un altro discepolo che conosceva il sommo sacerdote ed entra con Gesù ed è quello che poi va a chiamare Pietro. Questo personaggio viene comunemente identificato con Giovanni, il discepolo che Gesù amava. I due, Pietro e Giovanni ci saranno sempre fino al momento della resurrezione. Pietro rappresenta la chiesa di Gerusalemme, Giovanni la chiesa di Antiochia. Metterli insieme nel momento della passione significa mettere insieme nel momento più significativo le varie anime della chiesa. Tutte partecipano alla passione.
Preghiamo
Preghiamo per il piccolo Alessandro
Momenti densi e dolorosi, quelli della passione di Gesù. Spaccati di umanità e fragilità, quelli che possiamo leggere nei comportamenti di chi conduce il processo e di chi vi si trova in mezzo. C’è tutta la nostra umanità : impotente, vigliacca e traditrice, innocente o opportunista, crudele, senza scrupoli, venale o ingenua. Tutti noi davanti alla passione di Gesù. Signore abbi pietà delle nostre piccolezze…
Per il piccolo Alessandro la preghiera odierna e per quanti faticano nel discernimento di ciò che è giusto e vero…
Si vi è tutta la nostra umanità di peccato, non escluso chi lo ha seguito di più… E’un mistero questo progetto di salvezza… Però ci fa camminare verso cio’che più conta e rimane. Preghiamo per il piccolo Alessandro e per tutti i piccoli che non hanno un a buona salute.