Il nespolo nell’orto cerca di sopravvivere a tutto. Anche alla nostra incuria e disattenzione. Qualcuno dice che è un nespolo giapponese, per me è solo il nespolo. E mi ricorda una bella storia. Come ho già detto è stato piantato dai ragazzi di famiglia aperta al termine di una giornata trascorsa insieme. Ma la bella storia non è nel nespolo, ma nel significato di quel nespolo. Mi ricorda tutte quelle famiglie che attorno al sogno del Palazzolo hanno deciso di lanciarsi nell’avventura dell’affido famigliare e nell’adozione. Conoscendoli devo dire che sono una bella storia di servizio di dono e di impegno chiamiamolo pure sociale. Ma è soprattutto una storia di amicizia, di legami, di volontariato inteso come accoglienza, ma soprattutto come legame tra di loro. Questo legame diventa più forte quando qualcuno di loro viene a mancare come è successo con Ezio in questi giorni. qui i legami si fanno forti, stretti. Mi sembra che in questa costruzione di legami io posso cogliere un aspetto importante del volontariato. L’amicizia che lega tra loro le persone, questo è un privilegio, un tratto che è da coltivare come dono prezioso per chi opera nel volontariato. E le famiglie dell’associazione famiglia aperta ne sono una prova vivente. La loro amicizia aiuta e sostiene tutta la loro attività. Ho avuto la fortuna di conoscerli, di frequentarli e questo per me è stato un bel dono. Quando vedo queste famiglie penso che il volontariato non è qualcosa di originale, ma di quotidiano, non è qualcosa di eccentrico, ma di semplice, non è qualcosa che sembra un di più, ma è la storia di tutti i giorni. queste famiglie smentiscono tutte quelle teorie del tipo: facciamo qualcosa per gli altri. Quando vedo storie come questa di famiglia aperta non penso a uno spazio dove sono raccolte le ultime cose eccentriche, uno spazio di design di ultimi ritrovati alla moda, quasi che il volontario e il volontariato devono andare a cercare cose dell’ultimo grido, all’avanguardia. Famiglia aperta e tutte le storie come queste son invece il buon mercato del paese dove si cercano le cose di tutti i giorni e dove cercando le cose di tutti i giorni si fa conversazione. È un qualcosa che va bene per tutti: per i figli, per i genitori, per un prete, per delle religiose, per chi forma le persone. Famiglia aperta è una zattera che raccoglie naufraghi di ogni tipo, anche uno come me, e che cerca in qualche modo di portare questi naufraghi sulla terra ferma. Bella storia e come questa di famiglia aperta quante ce ne sono di belle storie così.