gv. 13,31-38
Quando fu uscito, Gesù disse: “Ora il Figlio dell’uomo è stato glorificato, e Dio è stato glorificato in lui. 32Se Dio è stato glorificato in lui, anche Dio lo glorificherà da parte sua e lo glorificherà subito. 33Figlioli, ancora per poco sono con voi; voi mi cercherete ma, come ho detto ai Giudei, ora lo dico anche a voi: dove vado io, voi non potete venire. 34Vi do un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri. Come io ho amato voi, così amatevi anche voi gli uni gli altri. 35Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli: se avete amore gli uni per gli altri”.
commento
è uno dei testi più affascinanti ma anche più complessi del vangelo di Giovanni. Per 4 volte in pochi versetti Giovanni mette in bocca a Gesù la parola glorificato, glorificazione. E poi il vertice con quel comandamento: 34Vi do un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri. Come io ho amato voi, così amatevi anche voi gli uni gli altri. 35Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli: se avete amore gli uni per gli altri”. Il capitolo 13 era iniziato con la lavanda dei piedi, poi Gesù ha spiegato tale gesto ed ora mostra la sua gloria che è il comandamento dell’amore, il comandamento di chi dona la vita. Possiamo dire che la gloria di Dio è il suo valore, il valore di Dio, quanto vale Dio. E Dio vale perché ha saputo dare il boccone di pane a chi lo stava tradendo. Dio vale perché muore in croce per noi. La gloria di Dio non è la gloria degli uomini, ma la gloria della croce. Il comandamento dell’amore reciproco è il modo con cui gli uomini vivono la gloria di Dio. È il modo con cui gli uomini rendono gloria a Dio. Solo così si può parlare di fede e di amore. Amatevi anche voi gli uni gli altri. È il comandamento più affascinante, ma anche più difficile. È il comandamento che noi credenti dovremmo avere sempre nel cuore. Amatevi gli uni gli altri riassume tutta la legge, tutti i profetti, tutti i comandamenti. Riassume la nostra vita di credenti. Così noi diamo gloria a Dio: amandoci gli uni gli altri.
Preghiamo
Preghiamo per noi sacerdoti
Il comandamento dell’amore, il più importante, il più difficile, il più completo. Quello che racchiude ogni relazione, ogni significato della vita, dei gesti, delle scelte….
Questa la grande, rivoluzionaria eredità di Gesù per ognuno di noi. Dio e gli altri. Ciò che conta. Tutto ciò che ha davvero significato. Una preghiera per il Papa, per i sacerdoti, per il gruppo che oggi parte per un’esperienza in Bolivia!
In questo tratto di Vangelo c’è sempre quel “COME io ho amato voi” di Gesù, li dentro tutte le più è più vere, concrete, belle espressioni di amore che lo glorificano. Per Papà Francesco per tutti voi sacerdoti, per chi parte per la Bolivia preghiamo.