Quando hai a che fare con la magia hai bisogno del mago. Quando hai a che fare con parole magiche hai bisogno del mago delle parole. E così la parola partecipazione è la parola magica, ma di questi tempi ci vuole il mago delle parole per far funzionare questa parola. Ci vuole il mago della partecipazione per far avviare processi di partecipazione. Quindi io che non sono un mago delle parole e men che meno della partecipazione, mi limito alla constatazione che non so come risolvere il dilemma della partecipazione. E nemmeno voglio la retorica – lamentela della non partecipazione. Mi limito a constatare una fatica nella partecipazione in ambiti e iniziative che sembrano vecchie nel tempo, gloriose un tempo di partecipazione ed oggi in difficoltà. E mi limito a constatare che esistono ambiti dove la partecipazione sembra essere davvero la parola nuova ed efficace, soprattutto in alcuni ambiti del mondo giovanile. Il vangelo ci butta lì una frase che è molto significativa: Nessuno mette un pezzo di stoffa grezza su un vestito vecchio, perché il rattoppo porta via qualcosa dal vestito e lo strappo diventa peggiore. 17Né si versa vino nuovo in otri vecchi, altrimenti si spaccano gli otri e il vino si spande e gli otri vanno perduti. Ma si versa vino nuovo in otri nuovi, e così l’uno e gli altri si conservano». Mi sembra che il testo vuole dire due cose. La prima, noi facciamo di tutto per aprire al nuovo, ai giovani, ma restiamo ancorati al nostro modo di agire e di pensare che è vecchio. Le due cose non stanno in piedi: o si pensa e si agisce da vecchi o si pensa e si agisce da giovani. E l’altra considerazione risiede nel fatto che magari è giusto che chi per tanti anni ha fatto, si tiri un po’ da parte, non dico per fare spazio ai giovani perchè magari no ci sono, ma anche solo per il gusto di dire: vediamo cosa succede. Una cosa può scomparire e chissà magari ne nasce una di nuova e magari in questa nuova non è necessaria la mia presenza. Lo so che è dura, ma è anche così.
Hai perfettamente ragione caro d.Sandro!
Una frase che mi ha sempre colpito, lasciata da un nostro curato un po’ di anni fa era:
Chi non si rigenera, degenera!
Grazie per le tue quotidiane riflessioni.
Mi aiutano a cambiare prospettiva.