Giorno di grandi feste. A Roma 10 persone diventano sante. Due in particolare mi interessano. Il Santo Luigi Maria Palazzolo, fondatore delle suore poverelle che ho imparato a conoscere un po’ e ad apprezzare grazie al piccolo servizio di celebrare la messa che faccio da anni presso il villaggio Gabrieli. E poi fratel Carlo, Charles de Foucauld da cui prendo a piene mani la sua spiritualità di uomo solo con Dio, ma in compagnia dei fratelli. Santi, amici o eroi. Escludo subito l’opzione di eroi. Troppe volte abbiamo fatto passare questi uomini come degli eroi della fede e delle grandi opere di carità e di vita. L’eroe è quello greco, quello dei grandi miti, quello delle grandi imprese, dei gesti che cambiano le sorti del mondo. I santi non sono tutto questo. Sono uomini e donne dal volto umano. Credo che non possiamo nemmeno parlare di eroi delle virtù, cioè di persone che hanno vissuto in maniera eroica, eccezionale, oserei dire al massimo grado, le grandi virtù della fede. Anche qui bisognerebbe aprire un capitolo enorme sulle virtù, ma lasciamo perdere. Mi sembra che li possiamo chiamare amici, così come li definisce il vangelo: non vi chiamo più servi, ma amici. Amici e compagni di viaggio che hanno provato ad umanizzare la vita, hanno provato a renderla più umana. Penso al Palazzolo e a quel suo prendere chi nessuno vuole, non per fare l’eroe che accoglie tutti, ma per dare una possibilità di vita umana per tutti, soprattutto per gli scarti. Amico del Signore e amico dei poveri. E penso a fratel Carlo, con quel suo tentativo di fraternità universale, con quel suo tentativo di essere amico dei tuareg. La santità intesa come relazione amicale con Dio e con i fratelli supera tutti i confini e i recinti delle religioni, delle fedi confessionali, delle ideologie. Nel regno dei beati e dei santi ci sono molti più abitanti di quelli che frequentano chiese, sinagoghe, moschee, templi, ci sono più santi di quelli che vediamo nei quadri e nelle statue delle nostre chiese, nelle immaginette che teniamo nei nostri libri. Quanti santi amici del Signore e amici degli uomini vivono nei nostri paesi!