Jovanotti la canta così: Come posso io Non celebrarti vita? Oh vita. Oh vita. E poi Joan baez che canta la canzone di Violeta Parra grazie alla vita e di cui ne riporto alcuni versi: Grazie alla vita che mi ha dato tanto Mi ha dato due occhi, che quando li apro Distinguo perfettamente il bianco dal nero E in alto nel cielo il suo fondo stellato E tra la moltitudine l’uomo che io amo. V come vita è solo da celebrare, lodare, contemplare. Peccato che oggi questa povera vita è schiacciata, tormentata, malvoluta. Eppure non finirò mai di lodare la vita, quella vita che mi ha dato tanto. Ma c’è un dato che voglio sottolineare di questa vita che è immensa. Quando un uomo diventa capace di uno sguardo sul dolore umano allora diventa capace di amare la vita, diventa essere vivente nel senso pieno della parola. Lo sguardo profondo e di cura sulla fatica umana permette di entrare in una dimensione unica della vita. Posso celebrare la vita come dice Jovanotti non solo per godo di questa vita, ma soprattutto perché partecipo di quel grande gemito di cui parla s Paolo nella lettera ai romani. Scrive infatti: “Sappiamo infatti che tutta insieme la creazione geme e soffre le doglie del parto fino ad oggi. Non solo, ma anche noi, che possediamo le primizie dello Spirito, gemiamo interiormente aspettando l’adozione a figli, la redenzione del nostro corpo. Nella speranza infatti siamo stati salvati.” La vita geme e vive nell’attesa di una pienezza, di un compimento. Essere capaci di ascoltare questo gemito della creazione intera che cerca il suo compimento è entrare nella pienezza della vita. Abbiamo inventato telescopi che sanno scrutare e ascoltare le profondità dell’universo, ma forse ci siamo dimenticati di scrutare le profondità del cuore che soffre. Ascoltare la vita e il suo evolversi e il suo soffrire è un’abilità che mette in gioco i sensi, mette in gioco un misto di silenzio, di ascolto, di pietà e di dono o di compartecipazione. E tutto diventa passione per la vita. Forse V come vita è celebrare e ringraziare per la passione per la vita stessa.