martedì 7 maggio

Salmo 44 – Titolo CARME NUZIALE

Ma non c’è che un unico amore, Festa di nozze, la più vera passione di Dio. Canto di nozze per Israele. Canto di nozze per tutta l’umanità:

Al maestro del coro. Su «I gigli». Dei figli di Core. Maskil. Canto d’amore.

2 Liete parole mi sgorgano dal cuore:
io proclamo al re il mio poema,
la mia lingua è come stilo di scriba veloce.

3 Tu sei il più bello tra i figli dell’uomo,
sulle tue labbra è diffusa la grazia,
perciò Dio ti ha benedetto per sempre.

4 O prode, cingiti al fianco la spada,
tua gloria e tuo vanto,
5 e avanza trionfante.

Cavalca per la causa della verità,
della mitezza e della giustizia.
La tua destra ti mostri prodigi.

6 Le tue frecce sono acute –
sotto di te cadono i popoli -,
colpiscono al cuore i nemici del re.

7 Il tuo trono, o Dio, dura per sempre;
scettro di rettitudine è il tuo scettro regale.

8 Ami la giustizia e la malvagità detesti:
Dio, il tuo Dio, ti ha consacrato
con olio di letizia, a preferenza dei tuoi compagni.

9 Di mirra, àloe e cassia
profumano tutte le tue vesti;
da palazzi d’avorio ti rallegri
il suono di strumenti a corda.

10 Figlie di re fra le tue predilette;
alla tua destra sta la regina, in ori di Ofir.

11 Ascolta, figlia, guarda, porgi l’orecchio:
dimentica il tuo popolo e la casa di tuo padre;

12 il re è invaghito della tua bellezza.
È lui il tuo signore: rendigli omaggio.

13 Gli abitanti di Tiro portano doni,
i più ricchi del popolo cercano il tuo favore.

14 Entra la figlia del re: è tutta splendore,
tessuto d’oro è il suo vestito.

15 È condotta al re in broccati preziosi;
dietro a lei le vergini, sue compagne,
a te sono presentate;

16 condotte in gioia ed esultanza,
sono presentate nel palazzo del re.

17 Ai tuoi padri succederanno i tuoi figli;
li farai prìncipi di tutta la terra.

18 Il tuo nome voglio far ricordare per tutte le generazioni;
così i popoli ti loderanno in eterno, per sempre.

Commento

Si tratta di un canto nuziale, forse scritto per il matrimonio del re Acab con la regina Gezabele, regina di Tiro.  Certo il matrimonio tra questi due principi porterà nella storia di Israele, soprattutto per il regno di settentrione, una serie di tragedie politiche e sociali, fino ad arrivare alla guerra. Ma in questo momento il salmista coglie l’attimo della bellezza del matrimonio e ne canta la sua grandezza. Il re è presentato giovane e in abiti da grande uniforme, mentre la regina nello splendore dei suoi vestiti, dei suoi profumi, dei suoi gioielli. Il poeta di corte, autore del salmo, dà voce a tutto Israele in una benedizione-augurio per un amore fecondo e felice. Questo canto della gioia, della bellezza e dell’amore, riletto già in chiave messianica (lo sposo è il Messia-Cristo e la sposa è Israele-Chiesa) dalla tradizione giudaica e cristiana, è stato applicato liberamente dalla liturgia cattolica a Maria. In realtà esso è soprattutto la celebrazione della bellezza suprema dell’amore che rende re e regina ogni sposo e ogni sposa, come insegna il Cantico dei cantici.

Preghiamo

Preghiamo per tutte le coppie, soprattutto quelle giovani.