vetta

di | 13 Settembre 2021

Namas ha raggiunto un sacco di vette. Quasi mai da solo, sempre con gli amici. Non è questo il momento e il luogo per raccontare di queste avventure. Vette facili, vette difficili, vette innevate e vette che sembravano prati immensi. Vette comunque sempre. Anche quando era malato fino  a quando è riuscito sempre vette. Poi ha incominciato a percorrere le vette di notte, nella mente. Quando non dormiva ripercorreva i sentieri fino alla vetta. Aveva una memoria eccezionale e riusciva a ricordare ogni particolare della camminata. Quando  gli amici inviavano una foto con una croce in cima ad una vetta, cercava subito di capire che montagna e che vetta era e vi garantisco che quasi sempre indovinava. Poi andava a cercare il sentiero su qualche foto che aveva nel suo archivio e se non era nell’archivio consultava le mappe sul pc. La ricerca della vetta era una delle sue passioni. Non era un’ossessione, ma una passione. Namas, quello più antico, quello che è don Roberto non era mai ossessionato da qualcosa era appassionato di vette e di ricerche. Io che ho poco di quei due Namas mi incarto subito non sulle mie ossessioni, ma sulle mie ansie. Le vette stanno lì dalla notte dei tempi e ci dicono che vi è come una meta che dobbiamo raggiungere, un sentiero da scalare per raggiungere la croce in cima alla vetta. Sono tutte simbologie potenti: sentiero, scalata, vetta, croce. Ogni giorno mi viene chiesto di cercare la vetta, di camminare su un sentiero verso la croce. Ogni giorno con semplicità Namas arrivava ad una cima dove stava una croce. Ogni giorno ha portato la sua croce, ogni giorno quella croce portata da Namas arrivava in cima ad un calvario e li veniva piantata. Questa della malattia è stata la sua scalata più impegnativa, la sua croce che portava ogni giorno. Ancora una volta senza ossessione, con fatica e dolore, ma senza ossessione. Da un po’ di tempo non raggiungo più le vette delle montagne con le loro croci. Mi mancano. invece vorrei fuggir via da ogni vetta che la vita mi chiede di scalare. Vorrei solo una distesa verde dove vivere in pace. Vorrei… ma la vetta con la croce ritorna sempre e sempre sono chiamato a prendere in mano la mia vita e il mio corpo e a ripercorre, come faceva Namas, il mio sentiero che porta alla vetta, che porta alla croce. Una cammino senza ossessione, senza ansia, ma con molta passione.

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