venerdì 6 dicembre

di | 5 Dicembre 2019

Lc 5,1-11    

1Mentre la folla gli faceva ressa attorno per ascoltare la parola di Dio, Gesù, stando presso il lago di Gennèsaret, 2vide due barche accostate alla sponda. I pescatori erano scesi e lavavano le reti. 3Salì in una barca, che era di Simone, e lo pregò di scostarsi un poco da terra. Sedette e insegnava alle folle dalla barca. 4Quando ebbe finito di parlare, disse a Simone: «Prendi il largo e gettate le vostre reti per la pesca». 5Simone rispose: «Maestro, abbiamo faticato tutta la notte e non abbiamo preso nulla; ma sulla tua parola getterò le reti». 6Fecero così e presero una quantità enorme di pesci e le loro reti quasi si rompevano. 7Allora fecero cenno ai compagni dell’altra barca, che venissero ad aiutarli. Essi vennero e riempirono tutte e due le barche fino a farle quasi affondare.8Al vedere questo, Simon Pietro si gettò alle ginocchia di Gesù, dicendo: «Signore, allontànati da me, perché sono un peccatore». 9Lo stupore infatti aveva invaso lui e tutti quelli che erano con lui, per la pesca che avevano fatto; 10così pure Giacomo e Giovanni, figli di Zebedeo, che erano soci di Simone. Gesù disse a Simone: «Non temere; d’ora in poi sarai pescatore di uomini». 11E, tirate le barche a terra, lasciarono tutto e lo seguirono.

Commento

E così dopo che i discepoli hanno ascoltato Gesù decidono di lasciare tutto e di seguirlo. Non si tratta di una sequenza temporale, non hanno lasciato lì il lavoro e la famiglia, si tratta di una sequenza teologica: Dio invita l’uomo a diventare discepolo, a seguirlo sulla via del discepolato. Si tratta anche di una sequenza simbolica: i discepoli si lasciano come afferrare da Gesù. Gesù svolgeva il suo ministero soprattutto nelle città e nelle campagne attorno al lago di Tiberiade (o di Gennesaret). Non appena ha terminato l’insegnamento ento, Gesù passa dalle parole all’evento: chiede a Simone di “prendere il largo” cioè di abbandonare con coraggio e speranza le acque quiete dell’insenatura per inoltrarsi in mare aperto – e di gettare le reti in mare. Pietro si fida di Gesù. e qui avviene il miracolo. Ma il vero miracolo è quel seguimi di farò pescatore di uomini. Ovvero, “d’ora in poi è tuo compito andare negli abissi, al largo, per salvare uomini preda del male, per salvarli da abissi infernali, da strade perdute. Non si pensi subito alla missione come a un causare la conversione, ma a un annuncio di salvezza: liberare i prigionieri, ridare la vista ai ciechi, redimere gli oppressi, annunciare ai poveri la buna notizia del Vangelo. La chiesa, quando va in missione, non va innanzitutto per fare cristiani, per aumentare il numero dei suoi membri, per battezzare, ma per un’azione di liberazione dei bisognosi.

Preghiamo

Oggi un ricordo per me.

4 pensieri su “venerdì 6 dicembre

  1. Sr Rita

    La missione della Chiesa è annunciare che Gesù è il Signore, il volto del Padre che ama, libera, cura, rende felici. Se poi qualcuno chiede di essere battezzato e incluso nella comunità dei credenti è una bella gioia come quando in una famiglia nasce un figlio. Ma se non succede, la missione ha ugualmente un valore compiuto: rendere l’uomo più uomo, quindi più “Figlio”. Don Sandro prego per le tue intenzioni: sai di essere chiamato e inviato per annunciare la buona notizia ai poveri. Non sempre questa missione è compresa e condivisa, ma ne vale la pena. Gesù ci ha preceduto e ci accompagna ogni giorno.

    Rispondi
    1. Anonimo

      …. Salì su una barca… E lo Pregò di scostarsi un poco dalla sponda… Quanta delicatezza in questo gesto del domandare… Il Dio che prega l’uomo di fidarsi… Come una mamma che spera che le sue suppliche vengano accolte dai figli… Quanta comunione in quella domanda, come un abbraccio che ti invita ad agire ma non lasciandoti solo ma affiancandoti… Allora ecco il SÌ di Pietro come il SI dei nostri santi sacerdoti… Il mio augurio di cuore don Sandro è di riconoscerti sempre accompagnato da quel. Pregò di scostarsi un po’ da terra…. verso Lui che passa attraverso il mare e la terra e quindi attraverso ogni uomo per raggiungere il cielo.

      Rispondi
  2. Elena

    Sulla sua parola…Pietro si fida! Prende e va. Fa grandi cosa, sulla Parola di Gesù che gli dà un ruolo, una missione, una vita nuova. Don Sandro, ti accompagniamo con la preghiera. Anche il tuo compito è complesso e delicato, spesso solitario in mezzo a molti. Chiediamo per te la forza e la pazienza, la perseveranza nelle notti di pesca infruttuose…. e ciò che il tuo cuore conosce ed affida al Signore!
    Una preghiera per Silvia ed Alberto che aspettano un nuovo figlio!

    Rispondi
  3. sr Alida

    Sulla Tua Parola …una parola fedele vale la pena di affidare tutta la nostra vita nella sua fragilità e dire su di essa un rinnovato “si “ogni giorno .Di cuore e con riconoscenza don Sandro ti ricordo al Signore perchè lo Spirito che Egli pone su di te .al di là di ogni ostacolo raggiunga ognuno che incontri e accompagni .mi unisco alle intenzioni di ciascuno e per la nuova creatura di Silvia e Alberto…

    Rispondi

Rispondi a Elena Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.