venerdì 30 aprile

di | 29 Aprile 2021

fil. 4,10-14

10 Ho provato grande gioia nel Signore, perché finalmente avete fatto rifiorire i vostri sentimenti nei miei riguardi: in realtà li avevate anche prima, ma non ne avete avuta l’occasione. 11 Non dico questo per bisogno, poiché ho imparato a bastare a me stesso in ogni occasione; 12 ho imparato ad essere povero e ho imparato ad essere ricco; sono iniziato a tutto, in ogni maniera: alla sazietà e alla fame, all’abbondanza e all’indigenza. 13 Tutto posso in colui che mi dà la forza. 14 Avete fatto bene tuttavia a prendere parte alla mia tribolazione. 

Commento

Paolo riprende ancora l’idea dei sentimenti. I vostri sentimenti nei miei riguardi.. questa volta si tratta di sentimenti nei confronti di Paolo, per la sua sofferenza, per il suo essere in carcere. È molto probabile che Paolo ha ricevuto dai Tessalonicesi un’offerta. Paolo ha sempre lavorato e con  il suo lavoro ha fatto in modo di provvedere alla sua vita. Non ha mai ricevuto offerte. In effetti egli rimane sorpreso di come i Tessalonicesi hanno provveduto alla sua vita grazie a questa offerta. Il lavoro di Paolo è stato l’annuncio del vangelo. E proprio perché il vangelo è grazia egli riconosce che questo lavoro deve essere gratuito. La grazia è gratuita, l’annuncio della grazia è gratuito. qui però Paolo accetta l’offerta che serve per le sue necessità. Le ha accettate con molti distinguo, dice che a lui non interessa l’offerta ma che loro hanno avuto l’occasione di dare. Il dare ci rende simili a Dio che è dono, quindi quello che interessava non era il vantaggio di Paolo ma dei Filippesi, che avendo ricevuto sono finalmente in grado di dare. allora il dare in questo modo non è più un dare/avere in termini economici, egoistici e di tornaconto, ma è la risposta all’amore di Dio, perché uno che ha ricevuto alla fine deve essere in grado di dare, perché se non sa dare allora vuol dire che non ha ricevuto.

Preghiamo

Preghiamo per la chiesa

2 pensieri su “venerdì 30 aprile

  1. Elena

    Il dare e il ricevere possono diventare uno stile di vita? L’amore e la carità si mescolano con sapienza e se riconosco che ho molto ricevuto, perché allora non metto in circolo con generosità anche ciò che sono, ciò che posso condividere? Ed è strano, ci penso molte volte, come chi meno ha, più è abituato a condividere il poco che ha! Per stile di vita, perché riconosce di aver avuto tanto bisogno, perché non trattiene tutto per sé ma vede e riconosce le necessità di altri. Che possiamo esercitare amore e carità, mescolandoli sapientemente e facendo circolare le nostre risorse personali con gratuità e riconoscenza.

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  2. sr Alida

    Per grazia perché siamo cari a Dio possiamo ricevere e donare, questa consapevolezza che chiedo al Signore per noi, ci aiuti a rendere dono la nostra vita… Prego con voi per la chiesa e per chi in essa fa più fatica.

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