venerdì 3 giugno

di | 2 Giugno 2016

la stella del mattino Sacratissimo cuore di Gesù – Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, Gesù disse ai farisei e agli scribi questa parabola: 
«Chi di voi, se ha cento pecore e ne perde una, non lascia le novantanove nel deserto e va in cerca di quella perduta, finché non la trova?  Quando l’ha trovata, pieno di gioia se la carica sulle spalle, va a casa, chiama gli amici e i vicini e dice loro: “Rallegratevi con me, perché ho trovato la mia pecora, quella che si era perduta”.  Io vi dico: così vi sarà gioia nel cielo per un solo peccatore che si converte, più che per novantanove giusti i quali non hanno bisogno di conversione».

Commento

Oggi commentiamo il vangelo della solennità del sacratissimo cuore di Gesù. Di fatto, ripulito da tutto quanto c’è di troppo emotivo e devozionale, questa festa è la festa dell’amore del Signore, simbolicamente rappresentata dal suo cuore. Ci viene proposto nel Vangelo odierno una delle parabole più belle di Luca: quella della pecora perduta. Questa parabola – è nota come “una delle parabole della misericordia di Dio”, ma si potrebbero chiamare anche, forse a maggior ragione, le “parabole della gioia di Dio”.  Infatti, il pastore (Dio), avendo trovato la pecora perduta: «pieno di gioia se la carica sulle spalle, va a casa, chiama gli amici e i vicini e dice loro: “Rallegratevi con me, perché ho trovato la mia pecora, quella che si era perduta”. D’altronde, la conclusione del brano è sempre sulla stessa linea d’onda: «Così vi sarà gioia nel cielo per un solo peccatore che si converte, più che per novantanove giusti i quali non hanno bisogno di conversione».  Essere motivo di gioia per qualcuno non è semplicemente essere oggetto di misericordia. La vera misericordia di Dio non può prescindere dalla gioia. La pecora che si è perduta interessa a tal punto il pastore (Gesù), che abbandona tutte le altre novantanove per andare in cerca di lei sola, attenzione: finchè non la trova. Si tratta cioè di una ricerca senza fine, ricerca che diventa gioia quando ritrova la pecora smarrita.
Preghiamo

Preghiamo per tutti i sacerdoti, che sono a Roma con il papa per il loro Giubileo.

3 pensieri su “venerdì 3 giugno

  1. sr Rita

    La pecora perduta…motivo di gioia per il pastore. Ogni nostra perdita può trasformarsi da tragedia in occasione di salvezza. Ti prego oggi per Adrieli, una nostra adolescente che sta piangendo il senso di abbandono: non sa chi sia suo padre….la madre è appena uscita da carcere, vive con lei in casa della nonna agli arresti domiciliari…ma non si cura della figlia, è come non esistesse. Che attraverso la nostra povera presenza possa sperimentare quella buona del pastore che ama la più debole e afflitta….

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  2. Elena

    La gioia è una costante di questo brano di Parola. La gioia è legata alla festa e alla condivisione. La gioia è un dono del Signore, un dono condiviso con Lui e fra noi….
    Fa che possiamo assaporare la gioia dell’essere ritrovati da Te, Gesù, la sicurezza di essere di nuovo parte di Te, la misericordia dell’essere accolti nella Tua luce, a casa….
    Prego per i sacerdoti, per le persone abbandonate o perdute e ritrovate. Prego per chi si è smarrito e non riesce più a ritrovare la strada o non riconosce la via di casa. Prego per chi rinuncia a cercare, perché sopraffatto dalla stanchezza e dall’ angoscia della vita. Prego perché ci sia più gioia nello stare insieme.
    Elena

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  3. sr.Alida

    Essere presi a cuore….dalla misericordia di Dio ,dalla Sua gioia di ritrovarci …basterebbe far memoria spesso di questo dono per accogliere e accoglierci diversi ,smarriti , ritrovati …ma figli ,di un Padre che ci cerca e ci ritrova ,che ha cura di come siamo…ad una ,ad uno Prego per Adrieli,e per chi gli è accanto , faccio mie le intenzioni le intenzioni già espresse di Elena .Per tutti i sacerdoti in particolare quelli che conosciamo e i diaconi che verranno ordinati .

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