venerdì 3 aprile

di | 2 Aprile 2020

Lc 19,1-10

1Entrò nella città di Gerico e la stava attraversando, 2quand’ecco un uomo, di nome Zaccheo, capo dei pubblicani e ricco, 3cercava di vedere chi era Gesù, ma non gli riusciva a causa della folla, perché era piccolo di statura. 4Allora corse avanti e, per riuscire a vederlo, salì su un sicomòro, perché doveva passare di là. 5Quando giunse sul luogo, Gesù alzò lo sguardo e gli disse: «Zaccheo, scendi subito, perché oggi devo fermarmi a casa tua». 6Scese in fretta e lo accolse pieno di gioia. 7Vedendo ciò, tutti mormoravano: «È entrato in casa di un peccatore!». 8Ma Zaccheo, alzatosi, disse al Signore: «Ecco, Signore, io do la metà di ciò che possiedo ai poveri e, se ho rubato a qualcuno, restituisco quattro volte tanto». 9Gesù gli rispose: «Oggi per questa casa è venuta la salvezza, perché anch’egli è figlio di Abramo. 10Il Figlio dell’uomo infatti è venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto».

Commento

Oggi il testo ci propone questo meraviglioso incontro tra Gesù e Zaccheo, il pubblicano di Gerico. il Signore si fa prossimo di Zaccheo, alza lo sguardo e lo invita a scendere perché in quello stesso giorno ha deciso di fermarsi a casa sua: non solo non gli nasconde il suo volto e non lo respinge con ira, addirittura decide di stare con lui a casa sua. Gesù, se vogliamo dirla così viene incontro ai desideri di Zaccheo ed entra nella sua casa. Sì il Signore ascolta i nostri desideri ed entra nella nostra casa nel nostro cuore. Al Signore che bussa alla porta del suo cuore, Zaccheo risponde aprendogliela. Dunque, possiamo dire che non fa tutto Dio, non fa tutto l’uomo, Dio e l’uomo non sono concorrenti. C’è una richiesta, un desiderio dell’uomo, c’è la grazia di Dio che entra nella vita dell’uomo e vi è la risposta dell’uomo, che lascia che Dio entri nella mia vita. L’incontro sincero e vero con il Signore Gesù trasforma Zaccheo. I verbi al presente non indicano tanto una condotta di Zaccheo avuta sino a quel momento, bensì la conversione radicale avvenuta in quel preciso istante: « Ecco, Signore, io do la metà di ciò che possiedo ai poveri e, se ho rubato a qualcuno, restituisco quattro volte tanto». Anche con noi il Signore si comporta allo stesso modo come ha fatto con Zaccheo. Il Signore ogni giorno con la sua Parola, vuole incontrarci, vuole entrare nella nostra vita per illuminarla con la luce del suo Vangelo e renderla sempre più conforme alla sua. Non si deve avere paura di accettare e vivere questo incontro e a viverlo intensamente.

Preghiamo

Preghiamo per il mondo intero chiuso nella quarantena.

3 pensieri su “venerdì 3 aprile

  1. sr rita

    E’ vero: il desiderio dell’uomo è la porta aperta per l’ingresso di Dio nella sua vita. E quando Dio arriva, c’è festa. Che bello sapere che Dio non guarda alla statura( Zaccheo era piccolo); non guarda al merito( Zaccheo era un pubblicano-ladro); non guarda al luogo in cui l’uomo di nasconde( Zaccheo, forse per non farsi vedere, era salito sul sicomoro); non rimane lontano da chi desidera incontrarlo( Oggi devo venire in casa tua). Anche nel nostro oggi, così tribolato, Dio viene incontro al nostro desiderio di incontralo. E viene nella nostra vita-casa.

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  2. Elena

    L’uomo desidera, Gesù cerca e trova. Trova posto là dove il cuore fa festa…. Chissà da quanto tempo Zaccheo aspettava e desiderava questo incontro che gli salva la vita. Non c’è presunzione in Zaccheo, ma solo la curiosità di vedere Gesù e Lui fa il resto. Grazie Gesù perché ci vieni a cercare e ci trovi, anche quando siamo nascosti da qualche parte. Preghiamo per quanti si affidano al nostro ricordarli al Padre e per quanti vivono in fatica ed in una nuova povertà.

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  3. sr Alida

    Vieni nel mio cuore Signore…nonostante la mia meschina risposta risposta .Vieni nel mondo ,avvolto dal dolore e dalla povertà .

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