venerdì 28 agosto

di | 27 Agosto 2015

home2Rut 1,7 – 15

 6 Allora intraprese il cammino di ritorno dai campi di Moab con le sue nuore, perché nei campi di Moab aveva sentito dire che il Signore aveva visitato il suo popolo, dandogli pane. 7 Partì dunque con le due nuore da quel luogo ove risiedeva e si misero in cammino per tornare nel paese di Giuda. 8 Noemi disse alle due nuore: «Andate, tornate ciascuna a casa di vostra madre; il Signore usi bontà con voi, come voi avete fatto con quelli che sono morti e con me! 9 Il Signore conceda a ciascuna di voi di trovare tranquillità in casa di un marito». E le baciò. Ma quelle scoppiarono a piangere 10 e le dissero: «No, torneremo con te al tuo popolo». 11 Noemi insistette: «Tornate indietro, figlie mie! Perché dovreste venire con me? Ho forse ancora in grembo figli che potrebbero diventare vostri mariti? 12 Tornate indietro, figlie mie, andate! Io sono troppo vecchia per risposarmi. Se anche pensassi di avere una speranza, prendessi marito questa notte e generassi pure dei figli, 13 vorreste voi aspettare che crescano e rinuncereste per questo a maritarvi? No, figlie mie; io sono molto più amareggiata di voi, poiché la mano del Signore è rivolta contro di me». 14 Di nuovo esse scoppiarono a piangere. Orpa si accomiatò con un bacio da sua suocera, Rut invece non si staccò da lei.

Commento

Noemi, il cui nome significa dolcezza, ad un certo punto diventa, Mara, amarezza. Essa è  carica del suo dolore e, forse anche della percezione del fallimento del suo progetto. Decide quindi di tornare a casa, di tornare a Betlemme. Lei che cosa può offrire alle sue giovani nuore, Orpa e Rut, niente, se non un fallimento e un dolore. Noemi chiede, ad Orpa e Rut di non seguirla in questo viaggio di ritorno, ma di  rimanere in quella terra e di cercare casa e marito, di rifarsi una vita. Lei, Noemi non ha più niente da offrire. La preghiera di Noemi esprime tutto il suo dolore e la sua amarezza per quanto le è capitato e si conclude con: la mano del Signore è rivolta contro di me. Mi sembra che la fede di Noemi, pur nella sua sincerità, porti con sé la cicatrice delle ferite che la vita le ha riservato e che rendono amara l’esistenza. Vi è in lei anche  uno strano convincimento, che Dio in qualche modo è convolto in tutto il male che ha subito. È vero che Dio è coinvolto in questa vicenda, ma è convolto in un modo inaspettato, bellissimo. E così mentre Orpa saluta la suocera, Rut non si staccò da lei. Rut si dimostra all’altezza del suo nome: amica. Anche se Noemi non ha niente da offrire (ne marito ne speranza) Rut sceglie di non abbandonarla. Qui finisco. Rut l’antenata di Gesù, ( se leggete le geneaologie di Gesù troverete questo nome)  sceglie di camminare a fianco del dolore di Noemi. Essa è determinata a condividere con la suocera la miseria e il dolore. Rut sceglie la cura, la premura, l’attenzione verso la suocera amareggiata. E questo sarà la salvezza di tutte due le donne.

Preghiamo

Oggi i professori del patronato hanno incominciato a ritrovarsi per preparare il nuovo anno scolastico. Una preghiera per loro.

Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli questa parabola:
«Il regno dei cieli sarà simile a dieci vergini che presero le loro lampade e uscirono incontro allo sposo. Cinque di esse erano stolte e cinque sagge; le stolte presero le loro lampade, ma non presero con sé l’olio; le sagge invece, insieme alle loro lampade, presero anche l’olio in piccoli vasi. Poiché lo sposo tardava, si assopirono tutte e si addormentarono. A mezzanotte si alzò un grido: “Ecco lo sposo! Andategli incontro!”. Allora tutte quelle vergini si destarono e prepararono le loro lampade. Le stolte dissero alle sagge: “Dateci un po’ del vostro olio, perché le nostre lampade si spengono”. Le sagge risposero: “No, perché non venga a mancare a noi e a voi; andate piuttosto dai venditori e compratevene”. Ora, mentre quelle andavano a comprare l’olio, arrivò lo sposo e le vergini che erano pronte entrarono con lui alle nozze, e la porta fu chiusa. Più tardi arrivarono anche le altre vergini e incominciarono a dire: “Signore, signore, aprici!”. Ma egli rispose: “In verità io vi dico: non vi conosco”.
Vegliate dunque, perché non sapete né il giorno né l’ora».

3 pensieri su “venerdì 28 agosto

  1. sr Rita

    Un bel quadro di relazioni tra suocera e nuore. Un quadro non sempre attuale, purtroppo. Noemi sa che il Signore ha benedetto il suo popolo, quel popolo da cui si era allontanata col marito per cercare fortuna. Ritornare sui propri passi richiede umiltà e determinazione. E Noemi ne ha in abbondanza, pur nella sua amarezza. Mi piace sentire questa suocera tanto preoccupata per le nuore, per il loro avvenire. Non le lega a sè, non è gelosa se troveranno altro marito dimenticando i suoi figli. Bell’esempio di altruismo e libertà.
    Preghiamo affinché tra suocera e nuora/genero si realizzano relazioni positive, generose e libere. Una preghiera anche per Sr Atena che domani arriva nella nostra comunità per due anni di servizio missionario.

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  2. Anna

    Il senso di amarezza e di fallimento di Noemi diventa un’occasione di scoperta di un’amica presente nel momento del bisogno e cosi Dio trasforma i nostri dolori e anche e le nostre cadute in occasioni di incontro del Suo Amore che non ci abbandona mai.
    Ritrovo im questo brano che Rut sia antenata di Gesu proprio anticipando con la scelta di.cura di Noemi in un momento di dolore e di caduta la Resurrezine di Cristo dalla morte alla vita, dal bmale al bene.
    PREGHIAMO PERCHE OGNI MOMENTO DELLA VITA ANCHE DOLOROSO SAPPIAMO TRASFORMARLO IN AMORE VERSO IL PROSSIMO SENZA CADERE NELL’ERRORE DELLA PERDITA DELLA FEDE MA IN UN’OCCASIONE
    PER RINASCERE A NUOVA VITA.AMEN

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  3. Elena

    Questa storia antica è così attuale!
    La ricerca di un futuro migliore, la disgrazia, l’essere stranieri, la vedovanza, il tornare sui propri passi, il rimanere, il ripartire da zero, l’amicizia di due donne accomunate dallo stesso profondo dolore e da perdite umane gravissime, l’insicurezza del domani…. e tanto di più…
    Poi, tutto questo dipanarsi di un disegno misterioso legato alla vita e alla morte nel seno di Dio. E l’umiltà del camminare piano, fianco a fianco…. nonostante tutto…
    Donna illuminante, madre generosa, amica fedele… Le donne della Bibbia hanno un grande valore. Resto in ascolto rispetto a quanto avviene, oggi come allora, e medito con profondità i sentimenti che si muovono in queste storie antiche ed attuali.
    Mi unisco alle vostre preghiere e chiedo un ricordo particolare per zio Fausto, tornato nelle braccia del Padre, che ha accolto un nipote come figlio, regalandogli valori, conoscenza, studi,un futuro ed una vita buona. Che il Signore gli dia merito di tanta generosità e di tanto amore, ciao zio Fausto!
    Elena

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