venerdì 27 ottobre

di | 26 Ottobre 2017

lettera ai romaniRomani 1, 16-17                           

16Io infatti non mi vergogno del Vangelo, perché è potenza di Dio per la salvezza di chiunque crede, del Giudeo, prima, come del Greco. 17In esso infatti si rivela la giustizia di Dio, da fede a fede, come sta scritto: Il giusto per fede vivrà.

Commento

Incomincia la complicazione. Sono così le lettere di Paolo, quando vogliono arrivare la cuore del problema incominciano a usare parole che vanno spiegate una per una. Oggi mi soffermo su quel: il giusto per fede vivrà. Il tema della giustizia legato alla fede è uno dei temi cardine della lettera. La parola giustizia nella sacra scrittura non ha quasi mai il significato che ne diamo noi. Non è la giustizia dei tribunali e nemmeno quella delle cose giuste. È altro il suo significato. Per comprendere tale parola Paolo ci parla di vivere per fede, o anche da fede a fede. la giustizia non è legata alle opere che, una volta praticate mi fanno pensare che ho fatto tutto giusto come in una verifica di scuola e quindi mi merito un premio. Paolo che veniva dal giudaismo e che ne era uno dei massimi interpreti e praticanti distrugge questa concezione. Il vero punto di riferimento per pensare alla giustizia è quel di fede in fede”. Quest’ultima espressione – “di fede in fede” – la capiamo come: “Tutto nasce dalla fede e va verso la fede”. “Per questo sta scritto: il giusto vivrà per la fede”.  E’ una frase chiave. Paolo afferma che il vangelo rivela la giustizia di Dio, cioè la giustizia che salva l’uomo grazie alla misericordia di Dio, a cui l’uomo si affida.  Quindi Dio per essere giusto deve  giudicare tutti equamente. Giusto con l’ebreo che ha la legge e giusto con il pagano che non ha la legge e la circoncisione. Qui Paolo ha già saltato il fossato: se non è la legge che salva, chi mi dona la salvezza? La misericordia di Dio. ma vedrete che su questo torneremo ancora

Preghiamo

Preghiamo per la famiglia di Lucas

3 pensieri su “venerdì 27 ottobre

  1. sr Rita

    Io non mi vergogno del Vangelo. Per un cristiano sembrerebbe così ovvia questa affermazione, ma in realtà capita a tutti di tacere, di non osare quando ci si incontra con realtà e comportamenti fuori del vangelo. Il coraggio di vivere il vangelo e di annunciarlo non è proprio scontato. Che Dio ci doni il gusto di confrontarci col vangelo davvero ogni volta che parliamo, pensiamo, agiamo. Così saremo veri discepoli di Gesù.

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  2. . Elena

    È bello per me pensare ad una salvezza voluta per tutti, proprio per tutti gli uomini, qualunque sia la provenienza o l’appartenenza. Perché il Vangelo esprime tutta la potenza di Dio per chiunque crede!
    Potenza di salvezza perché potenza di Amore e Misericordia.
    Penso a questo che non è merito personale di giustizia agli occhi di Dio, ma dono di giustizia ed equità offerto a ciascuno. E bello pensare e credere in questo Signore d’amore, ma non è scontato, a volte di fronte a situazioni contrarie ci si astiene dal professarsi credenti, come un pudore, una vergogna, una paura… Chiediamo il coraggio della testimonianza rispetto ai doni di amore, misericordia e riconoscimento agli occhi di Dio. Anche oggi esistono gli apostoli….
    Una preghiera condivisa per la famiglia di Lucas.

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  3. sr Alida

    “Il giusto vivrà mediante la fede” ,La giustzia divina è la misericordia di Dio …salvezza per tutti nel Suo Vangelo …E’bello pensare a questo significato di giustizia ..e non è scontato essere veri credenti e testimoni ,l’urgenza è di chiedersi spesso nel parlare ,nel tacere ,nell’agire :come si comporterebbe il Signore ? Ci doni Egli stesso questo coraggio e coerenza …Mi unisco alle comuni intenzioni e per la famiglia di Lucas.

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