venerdì 27 marzo

di | 26 Marzo 2020

Venerdì 27 marzo ’20 – Lc 18,1-8      

1Diceva loro una parabola sulla necessità di pregare sempre, senza stancarsi mai: 2«In una città viveva un giudice, che non temeva Dio né aveva riguardo per alcuno. 3In quella città c’era anche una vedova, che andava da lui e gli diceva: “Fammi giustizia contro il mio avversario”. 4Per un po’ di tempo egli non volle; ma poi disse tra sé: “Anche se non temo Dio e non ho riguardo per alcuno, 5dato che questa vedova mi dà tanto fastidio, le farò giustizia perché non venga continuamente a importunarmi”». 6E il Signore soggiunse: «Ascoltate ciò che dice il giudice disonesto. 7E Dio non farà forse giustizia ai suoi eletti, che gridano giorno e notte verso di lui? Li farà forse aspettare a lungo? 8Io vi dico che farà loro giustizia prontamente. Ma il Figlio dell’uomo, quando verrà, troverà la fede sulla terra?».

Commento

Qui non si tratta di dire le preghiere. Qui si tratta di fare in modo che la mia vita e la mia anima in qualche modo siano sempre in sintonia con Dio Padre. Questo forse è il significato di pregare sempre senza stancarsi. Forse questa preghiera è la raccolta di tutti i sentimenti positivi e negativi che sono offerti a Dio. In questo senso preghiamo sempre. È un esercizio di continua connessione e comunione con Dio Padre. La parabola descritta qui ci aiuta ad entrare in sintonia con questa preghiera fatta sempre senza stancarsi. Il giudice disonesto fa del suo potere la prepotenza della sua chiusura. Ma la vedova riesce a spuntarla per la sua perseveranza: il giudice le farà giustizia per liberarsi di lei. E’ Gesù stesso ad intervenire esplicitamente con la spiegazione della parabola che Lui stesso ha appena raccontato, e lo fa insistendo: “Ascoltate ciò che dice il giudice disonesto”. E’ l’introduzione ad una conclusione assolutamente e totalmente opposta. La forza della parabola sta proprio in questo contrasto che deve essere portato fino all’estremo! L’insistenza fastidiosa della vedova diventa la condizione degli “eletti” del Signore “che gridano giorno e notte verso di lui”. E Dio non li farà aspettare, non chiederà loro di avere pazienza, e farà loro giustizia “prontamente”, alla lettera “in fretta”. In questi giorni dobbiamo pregare senza stancarci.

Preghiamo

Preghiamo ringraziando per tutto il bene che vediamo in questi giorni.

4 pensieri su “venerdì 27 marzo

  1. sr Alida

    Fare in modo che la, mia vita e la mia anima sia in contatto con Dio Padre.Con voi prego e ringrazio il Signore

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  2. Sr Rita

    Oggi prego per Sr Rincarala e Sr Casta che ci hanno lasciato. La nostra preghiera per Sr Casta, nostra ex madre generale, è stata lunga e insistente. Dio ha ascoltato, secondo i suoi criteri. Signore, sostieni la perseveranza della nostra fede.

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  3. Elena

    Pregare e fidarsi del Signore, perché Lui sa cosa è giusto per noi, anche se noi non lo vediamo e non lo capiamo. Sia fatta la Tua volontà, ma noi non smettiamo, non stanchiamoci di pregare.
    Ricordiamo al Padre che le ha accolte, le sorelle di sr Rita e tutte le persone che ci lasciano in questo periodo di grande sofferenza e malattia. Preghiamo per gli operatori del bene e della misericordia.

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  4. sr Alida

    si le nostre sorelle ci han lasciato ,il Signore dirà loro entra nella gioia del Tuo Signore ogni poco qualcuna ci lascia per questa gioia ,i suoi pensieri non sono i nostri ….preghiamo …

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