venerdì 24 dicembre

di | 23 Dicembre 2021

Lc. 1,69-79

In quel tempo, Zaccarìa, padre di Giovanni, fu colmato di Spirito Santo e profetò dicendo:
«Benedetto il Signore, Dio d’Israele,
perché ha visitato e redento il suo popolo,
e ha suscitato per noi un Salvatore potente
nella casa di Davide, suo servo,
come aveva detto
per bocca dei suoi santi profeti d’un tempo:
salvezza dai nostri nemici,
e dalle mani di quanti ci odiano.
Così egli ha concesso misericordia ai nostri padri
e si è ricordato della sua santa alleanza,
del giuramento fatto ad Abramo, nostro padre,
di concederci, liberati dalle mani dei nemici,
di servirlo senza timore, in santità e giustizia
al suo cospetto, per tutti i nostri giorni.
E tu, bambino, sarai chiamato profeta dell’Altissimo
perché andrai innanzi al Signore a preparargli le strade,
per dare al suo popolo la conoscenza della salvezza
nella remissione dei suoi peccati.
Grazie alla tenerezza e misericordia del nostro Dio,
ci visiterà un sole che sorge dall’alto,
per risplendere su quelli che stanno nelle tenebre
e nell’ombra di morte,
e dirigere i nostri passi
sulla via della pace».

Commento

Siamo alle porte del natale.- ecco l’ultimo testo della nostra novena. È il cantico di Zaccaria, è il benedictus. Il nostro percorso di lettura e commento dei testi della novena ci ha portato lentamente ad entrare nel mondo della vangelo, della grazia, della fede. È stato l’incontro con Maria, con Elisabetta, con tutto quel mondo popolato di uomini e donne in attesa di un messia salvatore. Zaccaria, finalmente esce dal suo mutismo, in cui era caduto dopo l’annuncio della nascita del figlio da parte dell’angelo nel tempio e canta la sua gioia, canta la sua fede. In questo canto Zaccaria riconosce che tutte le attese di un popolo sono finalmente realizzate, ma soprattutto riconosce che il suo figlio Giovanni, dono di Dio, è colui che prepara la venuta del messia. Lo Spirito ha aperto la bocca di colui che era stato reso muto per la sua incredulità, lo Spirito infatti avvolge nell’Amore e trasforma la mancanza di fede in fiducia, in adesione alla Volontà di Dio.  La promessa di Dio si realizza “come sole che sorge dall’alto”, come dono continuo, come visita al suo popolo. Dio – letteralmente -“guarda giù”: visita! Ecco perché anche noi oggi ci troviamo a benedire Dio. Egli ci guarda dall’Alto e ci svela, in questo Natale ormai alle porte, il suo amore che salva. Apriamoci riconoscenti, con cuore disponibile e accogliente, al dono della Sua venuta.

Preghiamo

Una preghiera per noi sacerdoti

Un pensiero su “venerdì 24 dicembre

  1. sr Alida

    Viene a visitarci dall’alto un Sole che sorge…
    Che il mondo della fede, della grazia, del Vangelo rimanga nei cuori di ciascuno anche dopo il Natale, per mondo migliore, dove anche il più povero, il più sofferente sia consolato. Di cuore una preghiera riconoscente per te e tutti i sacerdoti buon Natale a ciascuno.

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