venerdì 23 luglio

di | 22 Luglio 2021

lc. 9,57-62

57 Mentre andavano per la strada, un tale gli disse: «Ti seguirò dovunque tu vada». 58 Gesù gli rispose: «Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il Figlio dell’uomo non ha dove posare il capo». 59 A un altro disse: «Seguimi». E costui rispose: «Signore, concedimi di andare a seppellire prima mio padre». 60 Gesù replicò: «Lascia che i morti seppelliscano i loro morti; tu va’ e annunzia il regno di Dio». 61 Un altro disse: «Ti seguirò, Signore, ma prima lascia che io mi congedi da quelli di casa». 62 Ma Gesù gli rispose: «Nessuno che ha messo mano all’aratro e poi si volge indietro, è adatto per il regno di Dio».

Commento

Temo sempre queste parole: Ti seguirò ovunque tu vada. mi danno l’impressione di un carico di entusiasmo e niente di sostanza. Questo testo è un altro racconto in cui vediamo Gesù deciso e i discepoli o aspiranti discepoli pieni di entusiasmo, ma incapaci di scegliere il Signore. Credo che questo testo ci insegna una cosa importante: che seguire il Signore nella via del dono e del discepolo è una bella fatica. È una fatica, ma bella. Si tratta di una fatica costruttiva, di una fatica che genere una vita nuova, di una fatica che ci aiuta a seguire il Signore. La vita cristiana non è un ideologia, un pensiero, una proposta umanitaria; sono invece piedi che camminano dietro quella via che è la stessa via di Gesù. Seguo Gesù perché ho capito che vale la pena di seguirlo, di stare dietro a Lui. Si, vale proprio la pena stare con il Signore, magari rinunciando ad altro. Ma non basta la bella fatica, ci vuole anche la giusta povertà che ci permette di cedere all’amore del Signore. La giusta povertà ha un doppio risvolto: essere sobri nei beni, saper usare saggiamente di beni. Questa giusta povertà è un’altra delle condizioni necessarie per seguire Gesù.

Preghiamo

Preghiamo per il Burundi: dopo un periodo di calma sono ricominciate le violenze tra le varie Etnie. In 20 anni ci sono stati 200 mila morti e 1 milione di sfollati.

3 pensieri su “venerdì 23 luglio

  1. Elena

    Mi sembra che Gesù non sia tipo da facili entusiasmi, la sua strada è in salita sempre. Però, dopo aver dato a ciascuno le condizioni per seguirlo davvero, non allontana, non giudica chi non ce la fa. Ricorda solo che ci sono priorità nell’essere discepolo. Faccio i conti con tutte le volte in cui ho anteposto altro al Signore e devo dire che, nonostante la mia fiacchezza o mancanza di coraggio, mi sono comunque sentita cercata e amata da questo Signore, che ha la pazienza e la misericordia per aspettare anche me, nella mia lentezza e distrazione…

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  2. sr Alida

    Questo ovunque, come dove tu mi vuoi, fa di me quello che ti piace… E frasi che dicono la totalità della sequela persone sante hanno seguito così il Signore, io ho un po’di paura dirle… E poi non ha dove posare il capo… Per me non è così :ho sempre dove posare il capo… In questo suo amore totale per me, per noi, so’che mi chiama e mi accoglie così come sono, nel cammino per assomigliare li almeno un po’.Di cuore lo ringrazio e chiedo più fede e coraggio nel seguirlo e servirlo in chi pone sul mio cammino.

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  3. sr Alida

    Grazie don Sandro delle intenzioni di ogni giorno che allargano i nostri orizzonti alle quali mi unisco in preghiera

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