venerdì 23 aprile

di | 22 Aprile 2021

Fil. 3,1-7

1 Per il resto, fratelli miei, state lieti nel Signore. A me non pesa e a voi è utile che vi scriva le stesse cose: 2 guardatevi dai cani, guardatevi dai cattivi operai, guardatevi da quelli che si fanno circoncidere! 3 Siamo infatti noi i veri circoncisi, noi che rendiamo il culto mossi dallo Spirito di Dio e ci gloriamo in Cristo Gesù, senza avere fiducia nella carne, 4 sebbene io possa vantarmi anche nella carne. Se alcuno ritiene di poter confidare nella carne, io più di lui: 5 circonciso l’ottavo giorno, della stirpe d’Israele, della tribù di Beniamino, ebreo da Ebrei, fariseo quanto alla legge; 6 quanto a zelo, persecutore della Chiesa; irreprensibile quanto alla giustizia che deriva dall’osservanza della legge. 7 Ma quello che poteva essere per me un guadagno, l’ho considerato una perdita a motivo di Cristo.

Commento

È un testo autobiografico, m è anche un testo polemico. Vedremo come alla fine del capitolo 3 ci viene chiesto di stare saldi nel Signore. Se è vero che il testo parte dalla gioia subito dopo c’è questo invito a stare attenti ai cani. I cani erano il modo con cui gli ebrei definivano i pagani. Paolo chiede di stare attenti a tutto ciò che toglie la gioia. Egli non fa un riferimento ai pagani, ma ad ogni forma di idolatria. Essa, secondo Paolo toglie la gioia.  Sono tutti coloro che dicono va bene il vangelo, ma qui ci vogliono le regole, la legge, ci vogliono delle precise attenzioni. E allora pagani possono diventare anche tutti coloro che pur ritenendosi cristiani non confidano nel vangelo, ma nella legge. E Paolo può vantarsi di essere stato uno che ha confidato nella legge.  Nel testo c’è la lunga descrizione di come Paolo era l’uomo dell’osservanza perfetta della legge. Ma al momento della sua conversione egli considera tutto questo una perdita per il Signore Gesù. Paolo è entrato nel mondo della grazia, ha superato la legge, ed ora rimane solo il Signore Gesù con il suo vangelo.

Preghiamo

Preghiamo per i malati

2 pensieri su “venerdì 23 aprile

  1. Elena

    La troppa perfezione disumanizza…credo che questa riflessione valga sempre. Pensiamo onestamente a chi siamo e a cosa siamo. Il Signore Gesù ci vuole persone capaci di amare….
    Accompagniamo gli ammalati con la preghiera e con la presenza.

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  2. sr Alida

    Stare attenti a cio’che ci toglie la gioia, a ciò che ci toglie l’essenziale, il gusto e il bello di credere di vivere, mossi dallo Spirito vivere la carità dei gesti e non i gesti di carità, la la legge soltanto ma cuore e amore… E la nostra preghiera per gli ammalati.. Signore guidami guidaci in questo cammino…

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