venerdì 22 luglio

di | 21 Luglio 2016

home2Siracide 3, 26 -31

26Un cuore ostinato alla fine cadrà nel male, 
chi ama il pericolo in esso si perderà.
27Un cuore ostinato sarà oppresso da affanni,
il peccatore aggiungerà peccato a peccato.
28Per la misera condizione del superbo non c’è rimedio,
perché in lui è radicata la pianta del male.
29Il cuore sapiente medita le parabole,
un orecchio attento è quanto desidera il saggio.
30L’acqua spegne il fuoco che divampa,
l’elemosina espia i peccati.
31Chi ricambia il bene provvede all’avvenire,
al tempo della caduta troverà sostegno.

Commento

Questi versetti descrivono in maniera inequivocabile gli esiti della vita  di chi non vive nell’umiltà, ma nella superbia.  Il luogo da cui si sviluppa sia la saggezza che la superbia umana è il cuore dell’uomo stesso. Tutto avviene nell’animo umano, tutto cresce dentro quel luogo simbolico che è il cuore dell’uomo che conosce e vive sentimenti di ogni tipo.  Tra l’altro il cuore umano nella sacra scrittura è simbolo e centro della persona. Quando il cuore umano è chiuso e indurito l’uomo alla fine cadrà male. Ben Sirà vuole mettere al centro della sua riflessione la possibilità di operare il bene e per far questo dichiara che serve un cuore che ascolta e medita le parabole, cioè medita la scrittura. Questa idea è contrapposta al pensiero dominante dell’epoca che dichiarava che l’intelligenza umana è fonte della saggezza. Il saggio biblico invece è colui che, partendo dal cuore, ascolta con attenzione. Credo che anche questa riflessione sul cuore umano e sulla saggezza che nasce dall’ascolto umile siano di estrema attualità. Vi è un’ultima piccola cosa che ritengo interessante in questi versetti. Il ver. 31 dice che chi ricambia il bene provvede all’avvenire. Perché al tempo della caduta troverà sostegno, cioè chi pratica la pietà troverà sostegno in quanti hanno tratto beneficio da questi nel passato. Il bene offerto rimane fatto e viene come ricambiato in una maniera incredibilmente bella.

Preghiamo

Preghiamo per Giuliana e la sua famiglia.

3 pensieri su “venerdì 22 luglio

  1. Elena

    Signos, Tu parlí attraverso il cuore, attraverso il cuore si snodano le cose importanti della vita e dei sentimenti . Noi donne lo sappiamo bene, perché per noi tutto passa dal cuore prima e dall’intelligenza del sentimento. La vita va vissuta con il cuore,, che pulsa la vita stessa, che porta semplicemente energia e forza, ma direi anche amore e compassione ,ascolto ed empatia, sensibilità ed accoglienza.
    Un cuore duro non offre molto agli altri, è semplicemente incapace di amare, è destinato a prosciugarsi , a vivere male, al male stesso perché non conosce amore e pietà.
    Signore dacci un cuore capace di sentire, vedere , amare… e parla in esso, ma insegnaci anche ad ascoltarti e ad accoglierti….
    Prego per Giuliana, la sua famiglia e per un caro amico lontano …

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  2. sr.Alida

    Nel cuore dell’uomo …tutto cresce lì dentro ….Si può ascoltare con il cuore..agire con cuore…”il nostro cuore è inquieto finchè non riposa in Te”S.Agostino…Guarisci il nostro cuore da tutto ciò che impedisce al bene, al bello di manifestarsi..per un avvenire migliore…e fà che compia il cammino per riposare in Te ..Prego per Giuliana e la sua famiglia e per le intenzioni del nostro cuore.

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  3. sr Rita

    Mi pare che un cure ostinato sia un brutto compagno di viaggio. Diventa presuntuoso, freddo, calcolatore, prepotente, illuso…Signore, f che non presumiamo del nostro cuore. Fa che non ci lasciamo trascinare dall’ostinazione che poi ci lascia nella confusione e nello sconcerto.

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