venerdì 17 febbraio

di | 16 Febbraio 2017

trinità Matteo 10,5-15

 5 Questi sono i Dodici che Gesù inviò, ordinando loro: «Non andate fra i pagani e non entrate nelle città dei Samaritani; 6 rivolgetevi piuttosto alle pecore perdute della casa d’Israele. 7 Strada facendo, predicate, dicendo che il regno dei cieli è vicino. 8 Guarite gli infermi, risuscitate i morti, purificate i lebbrosi, scacciate i demòni. Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date. 9 Non procuratevi oro né argento né denaro nelle vostre cinture, 10 né sacca da viaggio, né due tuniche, né sandali, né bastone, perché chi lavora ha diritto al suo nutrimento. 11 In qualunque città o villaggio entriate, domandate chi là sia degno e rimanetevi finché non sarete partiti. 12 Entrando nella casa, rivolgetele il saluto. 13 Se quella casa ne è degna, la vostra pace scenda su di essa; ma se non ne è degna, la vostra pace ritorni a voi. 14 Se qualcuno poi non vi accoglie e non dà ascolto alle vostre parole, uscite da quella casa o da quella città e scuotete la polvere dei vostri piedi. 15 In verità io vi dico: nel giorno del giudizio la terra di Sòdoma e Gomorra sarà trattata meno duramente di quella città.

Commento

La prima indicazione riguarda il fatto che Gesù chiede di andare solo  fra le pecore perdute della casa di Israele e non fra i pagani. Non si tratta di una scelta di esclusione. Piuttosto la sottolineatura che il vangelo è annunciato ad un popolo, come popolo. Il popolo di Israele che riceve l’annuncio dal popolo dei discepoli di Gesù, che rappresentano la chiesa. È importante questa cosa perché anche oggi dobbiamo renderci conto che è la comunità cristiana che annuncia il vangelo e non la singola persona. Si cresce come popolo, non come singoli! Oggi che viviamo nel tempo dell’individualità il vangelo ci ricorda che siamo popolo. L’annuncio del vangelo è affidato alla comunità dei discepoli di Gesù. Egli da loro una serie di istruzioni, di indicazioni su come vivere questo annuncio. Sono indicazioni per i discepoli di allora, ma valide anche per noi oggi. Il regno di Dio avanza non con dei gesti clamorosi, ma con il prendersi cura degli infermi, degli ultimi, della pace. Concludo con quel fatto della casa che è degna e che merita la visita del discepolo. Forse quel “degno” non è tanto un fatto morale, degna perché per bene, ma degna perché consapevole del fatto ha bisogno della salvezza del signore. La casa che è autosufficiente  non è degna della visita del Signore perché è autonoma, che non ha bisogno di Dio. Degno è Zaccheo perché lui peccatore, vuole che la salvezza di Dio entri nella sua casa. Non degno è il fariseo che invita Gesù a tavola per fare buona figura, ma non accetta la salvezza e il perdono.

Preghiamo

Preghiamo per tutti coloro che annunciano il vangelo.

3 pensieri su “venerdì 17 febbraio

  1. sr Rita

    Strada facendo annunciate il Vangelo. Mi piace molto questo: strada facendo. E’ la vita che scorre, il tempo che cadenza fatti e incontri, il cammino che si inerpica e scende e riprende…..Ogni tempo, ogni situazione, ogni incontro sono luogo di evangelizzazione. Anche la fatica di questi primi giorni dell’anno scolastico con le nostre bambine-adolescenti e comunità è un luogo in cui vivere e annunciare il Vangelo. Aiutateci con la preghiera a farlo in modo convinto e coerente.

    Rispondi
  2. Elena

    Mi affascina ed è diventata parte di me e della mia vita la frase “…gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date”.
    I doni del Signore e della vita che viene da Lui sono infiniti, continui e non si possono godere in solitudine ed egoismo, vanno fatti girare, resi vivi e disponibili per molti attraverso piccoli gesti quotidiani. Essenzialità di vita che diventa moltiplicazione di beni e risorse, ma anche di relazioni ed affetti. Che bello! La gratuità come stile di vita regala alla mia un senso nuovo e pieno….
    E poi il movimento, dei primi apostoli fino agli ultimi, per raggiungere chi ha desiderio di Dio e ne ha bisogno nella propria vita.
    Mi unisco alle comuni intenzioni di preghiera, ricordando chi annuncia il Vangelo ed affidando al Signore sr. Rita e la sua Comunità: buon nuovo anno!!!

    Rispondi
  3. sr Alida

    Anche a me risuona dentro strada facendo e non portate nulla ….Invito,alla Provvidenza divina,essenzialità, relazioni buone ,il Regno che avanza con i piu’ piccoli gesti del prendersi cura con amore…Vivere per la pace e perchè l’altro/a viva ..Con gratitudine per i doni che ogni giorno riceviamo ..Non come singolo ,ma come popolo…ricercare chi è piu’ in difficoltà …Prego per chi annuncia il Vangelo ,per noi ,e per sr.Rita e Comunità .

    Rispondi

Rispondi a Elena Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.