venerdì 13 agosto

di | 12 Agosto 2021

– Lc.12,8-12

8 Inoltre vi dico: Chiunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anche il Figlio dell’uomo lo riconoscerà davanti agli angeli di Dio; 9 ma chi mi rinnegherà davanti agli uomini sarà rinnegato davanti agli angeli di Dio. 10 Chiunque parlerà contro il Figlio dell’uomo gli sarà perdonato, ma chi bestemmierà lo Spirito Santo non gli sarà perdonato. 11 Quando vi condurranno davanti alle sinagoghe, ai magistrati e alle autorità, non preoccupatevi come discolparvi o che cosa dire; 12 perché lo Spirito Santo vi insegnerà in quel momento ciò che bisogna dire».

Commento

Qui si parla di confessare o di rinnegare. Possiamo dire che è l’equivalente del riconoscere nel senso dell’aderire per fede e al contrario del non riconoscere del non aderire per fede alla parola di Gesù. Noi riconosciamo davanti agli uomini che Dio è nostro Padre e noi siamo figli, lo riconosciamo con la vita – la confessione è con la vita, non è con le parole – allora anche il figlio dell’uomo ci riconoscerà davanti al Padre. Ciò significa che il futuro, il nostro destino non dipende da Dio, ma da quello che facciamo noi qui e ora, dal fatto se riconosciamo o meno il Signore nella nostra vita. E qui entra in gioco quella bestemmia contro lo spirito santo.  Forse uno dei significati di questo peccato consiste nel fatto di non cercare più, di non avere sete della verità, di aver chiuso definitivamente con il mondo di Dio  e della verità della vita. Una scelta di chiusura, di non volontà di apertura a Dio. È chiaro che chi non vuole convertirsi non può essere perdonato. Credo che il peccato contro lo Spirito Santo sia quella presunzione  di sapere e di non stare aperti alla novità e il non convertirsi e il non cambiare vita; è questo il vero peccato contro lo Spirito che è amore e vita. Di questo non c’è perdono, c’è solo conversione.

Preghiamo

Preghiamo per il Sudan. La guerra civile in Sudan è in corso ormai da 20 anni. Nel Darfur, un’area grande quasi due volte l’Italia, è in corso un violentissimo conflitto fra gruppi armati locali e milizie filo-governative. Si parla di circa 10.000 vittime al mese

2 pensieri su “venerdì 13 agosto

  1. Elena

    Riconoscere ed essere riconosciuti è una cosa bellissima e dona molta gioia reciproca. Cosa ci chiedi, in fondo Gesù? Di appartenerti e di contenerti in noi, nelle nostre vite, nelle nostre esperienze. In sostanza di riconoscerti perché anche Tu possa riconoscere noi. Chi si appartiene si ri-conosce continuamente. Grazie, perché anche questo è amore!
    Preghiamo per uno dei conflitti più sanguinosi e crudeli in terra africana.

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  2. sr Alida

    Riconoscere di essere figli/e dello stesso Padre dei cieli, sapere di avere un Padre cosi, richiede cammino non è tra le cose scontate, ma possiamo essere felici di questa appartenenza… E per quanto la società, il mondo che viviamo siano confusi a presi dal potere, possiamo vivere questo… I popoli in guerra che stiamo ricordando hanno più ostacoli. Vivere in ottica di fede, di gratitudine, di affidamento.. Preghiamo

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