venerdì 1 giugno

di | 31 Maggio 2018

profeta geremia iconaGer 45,1-5                                              

 1 Questa è la parola che il profeta Geremia comunicò a Baruc figlio di Neria, quando egli scriveva queste parole in un libro sotto la dettatura di Geremia nel quarto anno di Ioiakìm figlio di Giosia, re di Giuda: 2 “Dice il Signore, Dio di Israele, su di te, Baruc: 3 Tu hai detto: Guai a me poiché il Signore aggiunge tristezza al mio dolore. Io sono stanco dei miei gemiti e non trovo pace. 4 Dice il Signore: Ecco io demolisco ciò che ho edificato e sradico ciò che ho piantato; così per tutta la terra. 5 E tu vai cercando grandi cose per te? Non cercarle, poiché io manderò la sventura su ogni uomo. Oracolo del Signore. A te farò dono della vita come bottino, in tutti i luoghi dove tu andrai”.

Commento

Geremia ha come uno scrivano, un segretario, Baruc e  a lui Geremia comunica le sue parole e Baruc scrive. Di fatto il segretario Baruc è come un mediatore tra la parola del profeta-parola di Dio e il popolo. Abbiamo sempre bisogno di tramiti, di mediatori che  ci dicono la parola di Dio, che ci narrano le sue opere, che in qualche modo ci aiutano a comprendere il senso di tale parola. Io da solo non ce la posso fare. Sono ascoltatore di una Parola che Dio mi dona attraverso il profeta: mi sembra importante questa “mediazione” del profeta tra Dio e me. E io, che cosa ne faccio? Tento di “scriverla”, di inciderla, il meno infedelmente possibile, su quel “libro” della mia vita che sono io, la mia persona e la mia storia. E’ in questo modo che quella Parola divina diventa “Parola a me, di me e per me”. Non è necessario essere studiosi della parola, tecnici che sanno spiegare tutto, basta ascoltarla, amarla, viverla e allora troveremo il modo e le parole giuste per dire la nostra sulla parola. Basta lasciarci accompagnare da un buon segretario, da un buon profeta. Quel poco che so della parola è frutto di chi mi ha accompagnato in questi anni ad amarla e approfondirla. Un grazie quindi a tutti questi uomini e donne che mi hanno introdotto alla lettura della parola.

Preghiamo

Una preghiera per mia mamma

4 pensieri su “venerdì 1 giugno

  1. silvia

    “A te farò dono della vita come bottino, in tutti i luoghi dove tu andrai”
    Prego il Signore che ci accompagni in ogni luogo che abitiamo e in ogni situazione che viviamo
    Che ci doni la vita attraverso la parola e la testimonianza di persone coraggiose capaci di ascoltare, amare e vivere la Parola.
    Una preghiera per la tua mamma…

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  2. srAlida

    Ascoltare amare e vivere la Parola che diventa la nostra storia la nostra vita ….lasciarci accompagnare dalle mediazioni di essa ….per sapere cosa è gradito al Signore ….Di cuore prego per tua mamma e per te ,don Sandro …chiedo una preghiera per Roberto che soffre di una forte depressione….

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  3. sr Rita

    “A te farò dono della vita come bottino, in tutti i luoghi dove tu andrai”. La vita come bottino. In fondo è come se Do dicesse: tu sei il tesoro da desiderare. In altro luogo Gesù dice: Prendi la tua croce e seguimi, dove per tua croce si intente “la tua vita”. E’ lì, nella vita, che si costruisce la storia di salvezza. MI pare di intendere che Don Sandro sta portando una croce con la situazione di sua mamma. Che la tua e sua vita siano il vostro bottino da vivere come tesoro di amore ricevuto e donato nella gratuità.

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  4. . Elena

    La vita come premio e risarcimento per ciò che accade, ciò che attraversiamo nel bene e nel male. Unico bene, a volte…
    Ed un Dio che non smette di esserci, anche quando non lo vediamo più, non lo sentiamo più, e ne percepiamo la mancanza. Una Parola che spesso non capisco, ma che abita la mia vita con l’aiuto di molti o di pochi.
    Ti rendo grazie, per ciò che ogni giorno Tu vuoi per me, per noi.
    Ti accompagnamo con la preghiera, don Sandro, in questo cammino difficile che attraversa la malattia e la fatica della mamma e di tutti voi.

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