trattenere

di | 12 Maggio 2020

Vorrei trattenere per me tante cose, tanti amici, tante esperienze che faccio. Ma trattenere non è l’operazione giusta. Non va bene. Bisogna lasciar andare. Trattenere mi da il senso del tenere fermo qualcosa, del non lasciarlo crescere, del non lasciare che possa giungere a pienezza.  Ci fanno tanta morale su questa questione. L’esperto che parla ai genitori che non devono trattenere i figli e poi ti rendi conto che con i suoi figli non sa come fare per non trattenerli. Il sociologo che dice che non dobbiamo trattenere la società, il prete che dice che non dobbiamo trattenere il popolo a noi affidato, ma poi quando gli manca una messa si dispera e non sa cosa fare. Ma diciamocelo chiaro: un po’ ci piace trattenere e come vorremmo non lasciare andare i nostri figli, o meglio, siamo disposti a lasciarli andare a certe condizioni e alla fine li tratteniamo in un altro modo. E poi ci piace trattenere tutto quello che diciamo nostro, mio, che fatica liberarsi di tante cose.  Insomma fare la morale sul non trattenere va di moda, ma il cuore ci dice che è meglio trattenere, tenere per se. Con quanta grazia e serenità ho lasciato andare nella mia vita? Penso che in questa operazione di grande maturità umana non ho mai messo grazia e serenità, ma dolore e preoccupazione. Non voglio entrare in merito alla questione contraria al trattenere che è il lasciare andare. Mi danno fastidio quelli che fanno la morale del lasciare andare. Ne ho conosciuto solo uno che non tratteneva, ed è il padre della parabola del figliol prodigo che lascia andare suo figlio consegnando la parte che gli spetta e senza dire una parola. Ma quel Padre che lascia andare così suo figlio è immagine di Dio Padre che ama i suoi figli invitandoli a costruire una storia tutta loro. Dio Padre non solo lascia andare, ma scruta da lontano il momento del ritorno e abbraccia il figlio e fa festa per il figlio. Chissà quanto avrà sofferto quel padre per il figlio via di casa.  Un uomo, una donna capisce quando è il momento di lasciare andare, quando è giunto il momento di non trattenere più. Io ho da lasciare andare cose, persone, storie, ma che fatica. Se faccio questa operazione mi sento come solo, come uno che non ha più niente e allora trattengo ancora per un po’. Non volendo fare la morale del trattenere cito solo questo bellissimo pensiero di Simon Weil tratto dal libro: L’ombra e la grazia: la pienezza dell’amore per il prossimo è semplicemente l’essere capace di domandargli: quale è il tuo tormento. “ forse non sono capace di lasciarti andare  ma ascolto il tuo tormento. Forse non sono capace di andare, ma qualcuno ascolti il mio tormento!!!

Un pensiero su “trattenere

  1. sr Alida

    Come è difficile si lasciar andare ,lasciar partire qualcuno ,e non trattenere,pur sapendo che è li che si è più liberi ,sarebbe meglio far memoria ,memoria del cuore senza trattenere…..Donaci Signore di sentire la tua voce che come alla Maddalena dice “Non mi trattenere “e non sentirci soli ma accompagnati da una esperienza liberante

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