
Ecco la terza parte sulla questione delle guerre nel mondo. Il mondo nel 2025 conta oltre 100 conflitti armati, secondo i dati dell’Uppsala Conflict Data Program. Alcuni sono internazionali, altri interni ma con implicazioni globali. Oltre a Ucraina e Gaza, sono attivi conflitti in Yemen, Siria, Etiopia, Somalia, Sudan, Myanmar, Afghanistan, Haiti, Repubblica Democratica del Congo, Burkina Faso, Mali, Niger e Sudan del Sud. Molti di questi conflitti sono classificati come guerre civili o insurrezioni armate, spesso alimentate da crisi economiche, violazioni dei diritti umani e disuguaglianze storiche. L’Africa è oggi teatro di numerosi conflitti armati. Tra i più gravi troviamo quelli in:
- Yemen paese che, sebbene geograficamente in Asia, è legato alla crisi del Corno d’Africa.
- Repubblica Democratica del Congo (RDC)
- Etiopia
- Sudan e Sudan del Sud
- Mali, Burkina Faso, Niger
- Nello Yemen ha causato una delle peggiori crisi umanitarie del mondo: 18 milioni di persone hanno bisogno di aiuto, di cui 11 milioni sono bambini. In RDC, gli scontri tra esercito e gruppi armati continuano a causare sfollamenti di massa e insicurezza alimentare. Anche l’Etiopia, con la guerra nel Tigray e le tensioni in Oromia e Amhara, resta instabile. Il conflitto etiope da solo ha provocato oltre 100.000 morti.