sobrietà

di | 31 Luglio 2023

Ci sto pensando su: che cosa possiamo fare per cambiare? Ho già scritto che questo sistema non può essere cambiato, anzi sarà sempre più spinto e sarà fatto di notizie cattive e false, come tante di quelle inventate sulla guerra, quelle inventate sulla povertà e quelle sulla crisi climatica. Tutto serve pur di far passare il messaggio che non è poi così grave la situazione. Vorrei aprire una sezione del blog dove periodicamente raccolgo notizie sulla situazione reale utilizzando dati e notizie il più vicino possibile al reale. Sto pensando a come fare. Intanto intuisco un percorso che è fatto di tante tappe. La prima che mi propongo di sondare è quella che oggi viene chiamata la ricerca della sobrietà della vita. La domanda che tante volte mi sono fatto e che tanti mi fanno vedendo il caos felice di Rosciano è più o meno formulata così. Come fate ad andare avanti, avete scelto una vita sobria? Un modo di gestire le cose in maniera sobria? Può essere, sicuramente non lo abbiamo scritto in un progetto, ma ci sta, forse cerchiamo di essere sobri. Riconosco però una cosa: non basta essere sobri, bisogna essere poveri. per parlare di sobrietà di consumo e di vita dobbiamo necessariamente tirare in ballo questa parola: povertà.  Per me non basta la sobrietà. Esiste una povertà subita, accettata, che ti viene addosso, è la povertà dei poveri che non è sobrietà di vita, ma è mancanza del minimo per vivere. Esiste poi una povertà scelta, è quella di chi decide vivere in semplicità e povertà, nemmeno in sobrietà, ma in povertà. Sembra interessante questo dato: non si può pensare di cambiare il mondo se non accettiamo di vivere una vita più povera e  non solo più sobria. Questa povertà è la scelta di liberarsi di tanti beni superflui, uso la parola chiara: di merci superflue per fare in modo di valorizzare ala massimo quei beni che fondano relazioni e interconnessioni. Una povertà di merci che ci permette di vivere dell’essenzialità, una ricchezza di relazioni. Non si tratta della scelta di S Francesco di lasciare tutto, anche se qualcuno si può spingere fino lì, ma di saper scegliere le merci che ci permettono di creare relazioni e vita fraterna. Non un appartamento per un universitario che costa un sacco di affitto, ma uno stato e una chiesa che favorisce la possibilità di aiutare i giovani a costruire un futuro abitativo, favorendo quei tentativi di giovani che vogliono sperimentare il vivere insieme. questo è solo un piccolo esempio.

3 pensieri su “sobrietà

  1. Stefano

    “Beati i poveri in Spirito”
    Ecco un altra frase dividente del Vangelo, perché la sobrietà parte dallo Spirito.
    E qui parte una riflessione, che dovrebbe durare una vita…. che fare?
    Al mio prossimo, non posso offrire riflessioni, ma opere. Dare beni materiali o beni spirituali poveri in Spirito?

    Rispondi
  2. Barraco gaetano

    Buongiorno,
    Inizialmente si parla di falsità e verità, certamente bisogna avere il coraggio di dirla la verità o almeno il piu possibile. Molti cristiani approvano certe nefandezze contrarie alla fede dove prevale il laico rispetto al credente, dove anche la sobrietà è vista secondo la propria necessità, dove la giustizia è anch’essa vista purché non porti scompensi a sé stessi, dove si grida allo scandalo IPOCRITAMENTE senza guardare alle proprie mancanze, qui prevale l’ideologia, ci si indigna dell’immediato trascurando il passato, dove si nasconde volutamente ii quotidiano genocidio di cristiani con la scusa del vogliamo bene a tutti tranne a noi stessi alla faccia dei profeti dove mettevano in guardia da molteplici fatti. Dove la carità è fatta con risorse altrui e anzi guadagnandosi. Che ipocrisia, ecc.
    Scusate mi considero un cristiano molto modesto, ma con la mia testa, non quella altrui, pertanto molto molto deluso non dalla Chiesa istituita da Gesù ma dagli uomini chela guidano e sorreggono….grazie.

    Rispondi
  3. Sabrina

    Buongiorno Gaetano, non so se tornerai in questo post a leggere, capisco la tua arrabbiatura riguardo all’ipocrisia che come esiste nel mondo c’è nella Chiesa che é fatta di persone che sbagliano. Anche io sono e sono stata arrabbiata con il mondo, guardando quello che non va, ma noi come persone dobbiamo guardare oltre, cercare oltre il male che é ovunque e partire dal nostro bene, dalle nostre qualità e trovare il nostro modo per essere Cristiani o semplicemente delle persone positive. Appena tu ti lanci in sorrisi, quelli 90 a 1 ti ritornano indietro e ti aprono il cuore, e così in tantissime altre manifestazioni di cortesia quotidiana. Qnd manifesti le tue qualità positive e cerchi persone come te le trovi, come qnd cerchi un tesoro prezioso, nel tuo cuore e in quello degli altri, con costanza, delicatezza e aprendo il tuo puoi trovare meraviglie…poi ogni tanto ti arrabbierai ancora, ma con molta più tranquillità. Buona giornata Gaetano, questa é la mia storia, sempre in costruzione.

    Rispondi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.