silenzio di Dio

di | 3 Febbraio 2021

Silenzio di Dio. Certo Dio potrebbe parlare, farsi sentire un po’ di più. certo bisogna anche cercarlo un po’. Così nasce e così finisce un dialogo serale. In questo dialogo c’è tutta la sintesi di una visione della vita e della fede. Visione che sta su due fronti opposti: il fronte che dichiara che Dio oggi non si fa più sentire e che quindi non si interesserebbe più alle vicende degli uomini. Il fronte che dice che se vogliamo che Dio parli dobbiamo cercarlo, darci da fare, avere un atteggiamento di ricerca e di fede. E se la questione fosse vera? Se è vero che esiste oggi un silenzio di Dio? Se è vero che non ce la facciamo più a sentire Dio vicino a noi? O peggio ancora, se Dio avesse deciso di tacere veramente per lasciare semplicemente spazio alla libertà dell’uomo? Domande che hanno bisogno di silenzio e di approfondimento. Non abbiamo più le chiese piene di gloriosi cantici, gli oratori pieni di volenterosi adolescenti e giovani. Il covid ci ha messo del suo in questo silenzio di Dio che è silenzio dell’uomo. Entro in una chiesa, mi guardo in giro un po’. Si vede che ci sono ancora volontari che tengono pulito, ordinato, si vede che c’è lo spazio per il coro con i libri dei canti pronti all’uso. Si vede che tutto predisposto per una celebrazione e me ne rallegro. Mi guardo in giro e poi riguardo ancora in giro e mi prende come un sussulto, non vedo nella chiesa il crocefisso. Chiedo, mi dicono che è stato messo in sagrestia, perché non permetteva una perfetta visuale. Ecco perché Dio non parla più, ecco perché noi non lo cerchiamo più. Non c’è più la croce! Abbiamo lasciato tutto nelle chiese e abbiamo tolto la croce, messa in sagrestia. Abbiamo lasciato tutto nelle nostre case e abbiamo tolto non la croce in legno o in oro, ma l’uomo della croce, Gesù. non mi interessa appendere una croce a scuola, in chiesa, in oratorio, in casa. Mi interessa che ci ricordiamo che Dio parla attraverso il linguaggio dell’uomo della croce, Gesù. e il linguaggio dell’uomo della croce è dono, amore, dolore, umanità sofferente. Chi patisce il dolore del mondo più ancora sentire Dio. Chi ama il mondo può sentire la voce di Dio che è voce d’amore. Dio è in silenzio perché il dolore richiede silenzio. Ma Dio parla perché il dolore richiede un grido di invocazione e una parola che raccoglie il dolore del mondo e questa parola è amore. Togliendo l’uomo della croce abbiamo messo a tacere Dio. Ascoltando e prendendoci cura del dolore del mondo facciamo parlare l’uomo della croce con l’unico linguaggio che Lui conosce: quello dell’amore. Non è la crociata per ripristinare il crocefisso, questa cosa non mi interessa. La mia   è invece un invocazione accorata: ascoltate il dolore del mondo e rispondete con il linguaggio dell’uomo della croce che è l’amore. E vedrete che Dio parlerà e vedrete che potremo cercarlo e trovarlo sempre.  

Un pensiero su “silenzio di Dio

  1. Paolo

    Qualche volta lo penso anche io … Dio non parla più … perché la sua chiesa parla troppo con la voce del diritto canonico, della legge, con durezza e mancanza di comprensione e del senso dell’esistenza…
    Tornate alla mia Parola definitiva, penso dica Dio, a quella Parola crocifissa, la più eloquente di tutte…

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