silenzio

di | 1 Febbraio 2021

Ieri è stata una giornata “silenziosa” nel senso che oltre alle messe e ad alcuni incontri “leggeri” sono stato praticamente sempre in silenzio. Ho tra le mani un libro di Sergio Quinzio il silenzio di Dio, non ho ancora incominciato a leggerlo, ma il titolo mi prende bene. Il silenzio è condizione fondamentale per ascoltare, il silenzio è condizione previa per poter parlare. Prima silenzio, poi ascolto, poi parlare. Nella mia testo tutto  chiaro, non è così chiaro nel mio cuore, dove silenzio, ascolto e parola si aggrovigliano e alla fine arriva subito la parola prima ancora del silenzio e dell’ascolto. E allora che cosa fare?  il tentativo di stare in silenzio è anche quella disposizione che permette di intravedere in mezzo alle tante parole, quelle parole che dicono la novità, quelle parole che permettono di segnare un cammino. Solo nel silenzio possiamo pensare ad una vita rinnovata. Dovremmo trovare nella nostra giornata, ogni giorno, i modi e i tempi per stare in silenzio. Nel silenzio e nell’ascolto riflessivo posso imparare a scegliere, a comprendere il che cosa fare, soprattutto il come fare il bene. Ma soprattutto nel silenzio e nell’ascolto ci viene regalato quel tempo per approfondire, per studiare, per leggere, per entrare in sintonia con il mondo. Nelle tante parole rischiamo di raccogliere solo delle buone informazioni, ma non di formarci, nel silenzio al contrario riusciamo ad andare al cuore delle questioni. Non si tratta di avere solo delle buone informazioni, ma di formare il nostro cuore alle cose fondamentali e significative della nostra vita. e, per fare questo, serve del buon silenzio.  Ritengo che anche il silenzio nella preghiera è fondamentale, che anche il silenzio nel lavoro a volte serve, che il silenzio nella relazione amicale è cosa buona. Non è soltanto lo stare in silenzio per contemplare un bel paesaggio o per gustare una buona musica, ma è anche e soprattutto la volontà del silenzio di fronte al mistero che è l’altro che sta di fronte a me. Non posso pensare di riempire sempre e dovunque l’altro dei miei discorsi.  E poi di fronte alle grida di tanti di noi Gesù direbbe: taci. Non nel senso che non hai diritto di  parola, ma semplicemente che le grida e le parole urlate non risolvono i problemi, anzi li peggiorano. Quindi credo che il silenzio alla fine è un grande dono, un grande strumento che aiuta a costruire delle relazioni belle. Proverò a continuare nel mio silenzio esteriore e interiore, anche se so bene che da oggi lunedì, riprendendo le varie attività le parole saranno tante e i silenzi rischieranno di essere pochi.

3 pensieri su “silenzio

  1. Elena

    Sono d’accordo! Il silenzio è un dono prezioso per noi stessi e per gli altri, perché a volte è più eloquente di tante parole. Purché non diventi un modo per punire gli altri, per isolare noi stessi e per arrogarci a superiorità. Il silenzio è un dono, delicato e prezioso. Il suo buon utilizzo dipende da noi!

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  2. Dania

    Nel Tuo silenzio, Signore, accolgo il mistero…
    E nel mio silenzio ascolterò e attenderò che a parlare sia Tu.
    Un silenzio adorante ed orante, che permette di vivere ogni cosa o situazione in profondità per coglierne il senso o per lasciare che interroghi il nostro vivere.

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