semprevivo

di | 22 Novembre 2021

Giornata tranquilla quella di ieri,. Ho avuto tempo per leggere, sistemare un po’ di cose e preparare l’inizio della settimana. Ogni tanto capita. Mi guardo le foto di don Roberto e trovo una cartella con scritto fiori. Ci sono foto di fiori, ma soprattutto ci sono i nomi dei fiori. Don Roberto era così: di ogni cosa cercava il nome, e a partire dal nome cercava di cogliere il senso, voleva capire. Da quando poi la malattia lo ha costretto a stare fermo, ha iniziato a essere più preciso ancora. E quindi ecco la cartella con le foto dei fiori e i loro nomi. Ho scelto questo fiore che si chiama semprevivo. È un fiore che sopravvive bene all’aperto e può crescere bene in montagna, rimane sempre vivo. Certo tutti i fiori in genere rimangono sempre vivi. Ma è quel “sempre” che mi scompiglia le carte in Tavola. Come può essere sempre vivo? La spiegazione scientifica risiede nel fatto che questi fiori crescono anche in montagna, al freddo, dove altri fiori non resistono e poi perché le foglie rimangono anche d’inverno. Resiste a tutto insomma. quindi sempre vivo perchè resistente. Però semprevivo mi fa venire in mente anche altro. È sempre vivo un malato che resiste all’inverno della malattia. È sempre vivo un giovane che vuole costruire la sua vita. è sempre viva una madre che dona la vita per il figlio. È sempre vivo un padre che aspetta il figlio che torna. È sempre viva madre terra che si ostina a rinascere ogni volta. Vi prego non sradicate il sempre vivo e non sradicate dalla vita chi vuole rimanere vivo. Abbiate rispetto di chi è sempre vivo. E se il sempre vivo fosse anche il segno di una viva che segna un passaggio, un esodo? Dalla schiavitù alla terra promessa, dalla legge alla grazia. Dalla morte dell’anima alla luce dell’anima. Si il sempre vivo è tutto questo. Eppure lui rimane lì semplice, piccolo, perché per essere sempre vivo non è necessario essere grande  e spettacolare. Leggo un articolo e trovo questo pensiero di Erri de Luca: “Speciale è solo vivere, guardarsi di sera il palmo di mano e sapere che domani torna fresco di nuovo, che il sarto della notte cuce pelle, rammenda calli, rabbercia gli strappi e sgonfia la fatica.” Si davvero speciale è il semprevivo, ma più speciale ancora ogni giorno è sempre vivere, è rinascere, è rilanciare la vita,. ci proverò anche oggi e poi domani e dopodomani, ogni giorno cercherò di essere semprevivo.

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